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Esclusiva

Gennaio 29 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Gennaio 31 2023
La disinformazione sull’ampliamento dei parametri cardiaci per l’idoneità al volo dei piloti americani

Numerosi siti di fake news parlano di una correlazione tra le nuove misure adottate dalla FAA e la campagna vaccinale contro il Covid19

La disinformazione sull’ampliamento dei parametri cardiaci per l’idoneità al volo dei piloti americani

La notizia

USA, CAMBIANO I PARAMETRI CARDIACI PER L’IDONEITÀ AL VOLO DEI PILOTI – PROF. GIUSEPPE BARBARO – Byoblu.com

Il sito Byoblu.com ha riportato la notizia che la Federal Aviation Administration (FAA), l’agenzia di trasporto aereo americana, ha allentato i requisiti che i piloti di linea devono soddisfare riguardo la salute cardiaca, per nascondere i danni che i vaccini contro il Covid-19 hanno creato al cuore.

Il debunking

In ottobre, infatti, la FAA ha ampliato i parametri accettabili per l’idoneità al volo portando il livello massimo di intervallo PR dell’elettrocardiogramma – il tempo che impiega il segnale elettrico a spostarsi dalla parte superiore del cuore a quella inferiore – da 0,12-0,2 a 0,12-0,3 secondi. Eppure, l’agenzia ha spiegato che questa modifica è stata apportata in risposta a nuove ricerche scientifiche, fornite da consulenti cardiologi, e non da reazioni al vaccino Covid19. In precedenza, i piloti con blocco AV di primo grado – cioè con un intervallo PR superiore a 0,2 secondi – dovevano presentare una documentazione che dimostrasse che non avevano «alcuna evidenza di disfunzionalità strutturale o di malattia coronarica» prima di poter ottenere la certificazione di volo. Questo recente aggiornamento delle linee guida della FAA specifica, invece, che i piloti con un intervallo PR inferiore a 300 millisecondi possono essere abilitati al volo senza documentazione aggiuntiva se non presentano sintomi e se il medico di fiducia non nutre alcuna preoccupazione.

Sono state molteplici le critiche sulla decisione presa dall’agenzia di trasporto aereo americana, molte delle quali si fondano su teorie che sostengono un collegamento tra l’aumento di malattie cardiache e la campagna vaccinale contro il Covid-19. Speculazioni di questo tipo negli ultimi tre anni sono state portate avanti anche da pareri di medici e cardiologi, come Giuseppe Barbaro, intervistato da Byoblu. Eppure, notizie di questo genere sono state smentite più volte da giornali ed esperti, primo fra tutti il Comitato per la sicurezza dell’EMA -l’Agenzia europea per i medicinali-, che il 3 gennaio di quest’anno ha pubblicato il report di uno studio condotto sulla correlazione tra miocardite e pericardite con i vaccini anti-Covid. Le conclusioni tratte dai ricercatori sono le seguenti: sulla base dei dati esaminati, provenienti dal sistema sanitario francese e dal registro Nordic sui vaccini mRNA, il rischio di contrarre una delle due patologie cardiache viene definito «molto raro», riferibile ad una proporzione di una persona su 10.000. Inoltre, la miocardite e la pericardite si sviluppano generalmente entro 14 giorni dalla vaccinazione e si riscontrano maggiormente dopo la seconda dose. 

Nonostante ciò, questa è una delle frasi che è possibile ascoltare nel servizio video di Byoblu: «Quando ci sono anomalie nella salute di una categoria di lavoratori basta modificare i parametri per cancellare il problema con un colpo di spugna». La tesi portata avanti dal sito parte dall’assunzione che non vi sia casualità nel fatto che questo ampliamento sia arrivato a seguito della campagna vaccinale con sieri mRNA che ha coinvolto anche i piloti. 

Nel video, poi, viene anche presentata l’intervista fatta da Steve Kirsch, imprenditore americano, al cardiologo Thomas Levi il quale, dopo essersi detto sconvolto dalla notizia, ha affermato: «Il cambiamento dei parametri PR può potenzialmente conferire l’idoneità di volo a piloti che hanno lesioni cardiache. I vaccini stanno causando lesioni cardiache in almeno 2,8% delle persone che vi si sottopongono. Quindi ora 7 milioni di americani hanno il cuore danneggiato».

Queste affermazioni, però, sono state contraddette in primo luogo dalla FAA, con il supporto del cardiologo dell’agenzia Christopher Kramer, il quale ha affermato al sito di debunking USA Today  che i piloti con un intervallo PR di 0,3 secondi sono idonei al volo, a meno che non vi siano ulteriori direttive e certificazioni da parte del medico. Oltre ai già citati studi della FAA e del Comitato per la sicurezza dell’EMA, anche altri report sono arrivati alle stesse conclusioni. Il sistema sanitario inglese ha raccolto segnalazioni su malattie cardiache sopraggiunte dopo la somministrazione dei vaccini anti-Covid, che possono essere quantificate in circa 10 casi su 1 milione di dosi, così come lo studio condotto sulla popolazione israeliana ha rilevato poco più di 2 casi ogni 100.000 persone. Dunque, è chiaro come il sito Byoblu stia riportando la notizia dell’aumento dei parametri per l’idoneità di volo in maniera ambigua, insinuando una stretta connessione tra questa decisione e la campagna vaccinale. Come mostrato dagli studi riportati, è evidente che il vaccino Covid19 può causare miocarditi e pericarditi, ma l’incidenza di tali patologie è così bassa da non poter essere considerata la causa della decisione presa dalla FAA.

Inoltre, l’imprenditore Steve Kirsch, menzionato nel servizio di Byoblu, ha scritto talmente tanti articoli disinformativi sulla questione vaccini anti-Covid, che è stato riconosciuto come una fonte di fake news. Il 27 gennaio ha pubblicato nella sua newsletter un testo sulla vicenda di cui tratta anche Byoblu, in cui sostiene che la FAA non stia investigando su un possibile collegamento tra incidenti dei piloti, disabilità o morte e vaccini Covid19, perché «si rifiutano di guardare». Dopo aver contattato membri dell’azienda e aver scoperto che non vi è alcuna indagine in corso, Kirsch li accusa di corruzione e di nascondere la verità. In realtà, come spiegato più volte  dalla stessa agenzia americana, il motivo per cui non ci sono indagini in corso è la mancanza totale di prove scientifiche a sostegno della tesi sostenuta dall’imprenditore. 

Il sito Byoblu, nel suo servizio video, ha intervistato come testimone ed esperto il cardiologo Giuseppe Barbaro, specialista in Medicina Interna e in Cardiologia al Policlinico Umberto I di Roma, sospeso per non essersi vaccinato. In questi mesi, il medico si è esposto diverse volte diffondendo notizie false sui vaccini anti Covid 19 – ne è un esempio l’intervista in cui sostiene una presunta correlazione tra vaccino e morte cardiaca. Nel video Barbaro è convinto che un intervallo PR di 0,3 secondi indichi dei danni al cuore, i quali, combinati con la pressurizzazione dell’aereo in volo, possono essere fatali per il pilota. Eppure, affermazioni di questo tipo sono state smentite da diversi esperti, come ad esempio il Dottor Richard Kovacs, responsabile dell’American College of Cardiology, che ha dichiarato a USA Today: «Il nuovo standard è comunque più severo di quelli di altri settori. Ad esempio, negli atleti sani un intervallo PR inferiore a 400 millisecondi è considerato normale».

La notizia ripresa da Byoblu è, dunque, un esempio di disinformazione, dal momento che il cambiamento dei parametri per l’idoneità al volo è stato guidato da dati scientifici e studi condotti da cardiologi della FAA e dal momento che non c’è alcuna prova scientifica che sostenga la correlazione tra questo aumento e la campagna di vaccinazione contro il Covid 19.

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