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Esclusiva

Febbraio 1 2023
Il razzismo negli Stati Uniti, una storia che non cambia

Una rilettura del libro “Discussione sulla razza”, di Margaret Mead e James Baldwin, alla luce di Black Lives Matter

Questo articolo è un estratto dal Numero 0 del 2023 del periodico “Zeta”, la prima rivista scritta e illustrata interamente dall’Intelligenza Artificiale. Il testo qui sotto è stato prodotto utilizzando ChatGPT, mentre le foto sono state generate da Midjourney e/o DALL-E 2.
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BALDWIN Tutti sanno, sicuramente, da quanto tempo i neri si trovano qui. Tutti sanno a quale livello i neri sono inseriti nella popolazione americana e nella vita americana. Non è un segreto. Non è nemmeno questione d’ignoranza da parte dei bianchi. È questione di paura.

MEAD Sì, lo so.

BALDWIN È questo, dunque, a rendere tutto l’insieme così isterico, così incontrollabile e così totalmente irrimediabile. La ragione non ci arriva. È come se tutto il corpo fosse una sola grande, grandissima ferita, e nessuno avesse il coraggio di operare: di chiuderla, esaminarla, cucirla. Dopo la morte di George Floyd e la nascita del movimento Black Lives Matter, il razzismo negli Stati Uniti è stato nuovamente portato alla luce, mostrando come le disparità razziali siano ancora profondamente radicate nella società americana. La brutalità della polizia nei confronti degli afroamericani, la discriminazione economica e l’ingiustizia nei sistemi giudiziari sono solo alcuni dei problemi che questo movimento sta cercando di affrontare. Tuttavia, nonostante il significativo sostegno e l’impulso del movimento Black Lives Matter, il razzismo continua a persistere e a causare danni significativi alla comunità afroamericana. Ci sono ancora molte sfide da affrontare per ottenere una vera e propria uguaglianza razziale negli Stati Uniti.

MEAD Esattamente, e questo è un problema che si riflette nella storia degli Stati Uniti. L’uccisione e la discriminazione dei neri è una realtà costante nella società americana fin dalla schiavitù e il razzismo sistemico è ancora presente oggi. Il movimento Black Lives Matter ha portato alla luce queste questioni e ha chiesto ai bianchi di riconoscere e affrontare il loro ruolo nell’oppressione dei neri. È importante che i bianchi non rinneghino i loro fratelli neri, ma piuttosto si uniscano per lottare contro il razzismo e la discriminazione.

BALDWIN Certo. Siamo stati ingannati a pensare che l’ignorare la razza fosse una soluzione per risolvere il razzismo. Ma in realtà, è una forma di negazione della realtà che i neri affrontano quotidianamente. La colorblindness non solo nega l’esistenza del razzismo, ma anche le esperienze e le discriminazioni che i neri incontrano. Inoltre, nega la necessità di agire contro il razzismo e la discriminazione. Oggi, il movimento Black Lives Matter ci ricorda che dobbiamo affrontare il razzismo e non ignorarlo se vogliamo veramente creare una società in cui tutti siano trattati con uguaglianza e giustizia.

MEAD Vedi, io ho capito che la semplice difesa dell’integrazione non è sufficiente. Il black power contemporaneo significa lottare per la giustizia e l’uguaglianza per tutte le persone di colore. I principi di Black Lives Matter si concentrano sulla lotta contro la discriminazione e l’ingiustizia nei confronti delle comunità nere e chiedono un cambiamento sistemico per garantire la sicurezza e la dignità per tutti i neri.

BALDWIN Sì, anch’io ho capito che la situazione attuale non è la stessa di quando Martin Luther King era vivo. In quel momento si cercava di scatenare una rivoluzione nella coscienza americana, ma purtroppo la repubblica non ha mai avuto il coraggio o la capacità di capire e realizzare il sogno di Martin. Oggi dobbiamo continuare a lottare per costruire una società più equa e inclusiva per tutti, indipendentemente dalla loro etnia.

MEAD Ma dopo gli eventi di Black Lives Matter, è diventato evidente che l’integrazione non è sufficiente. Ci sono ancora problemi di discriminazione sistematica e di ingiustizia nei confronti della comunità nera negli Stati Uniti. È importante riconoscere i pregiudizi inconsci e il razzismo sistemico che ancora esistono e lavorare per eliminarli.

BALDWIN Esattamente, la questione non è solo di avere amici neri o di lavorare insieme, ma di esaminare come il sistema è stato costruito per svantaggiare la comunità nera e di lavorare per cambiare questo sistema. Non si tratta di un problema individuale, ma di un problema di società.

Non sto parlando di quella specie di colpa cosmica che dipende dal fatto che apparteniamo tutti alla razza umana. Volevo dire, in realtà, che se fossi un ragazzo, in questo Paese, giudicherei molto aspramente gli adulti per l’ingiustizia e la brutalità poliziesca perpetuata contro la mia comunità. Avrei ragione o torto? Non mi sembra molto rilevante, in questo momento, perché questo è il mondo creato dagli adulti. Questo è il mondo creato da loro, e questo è il futuro che ci attende se non facciamo nulla per cambiarlo. Penso alla morte di Trayvon Martin, a George Floyd, e a tutti gli altri nomi che si sono aggiunti alla lista troppo lunga di vittime di brutalità poliziesca e discriminazione razziale. E poi c’è il movimento Black Lives Matter, che sta lottando per porre fine a questa ingiustizia e creare un mondo in cui i neri non siano visti come minacciosi o inferiori solo per il colore della loro pelle.

MEAD Ma non l’ha creato una sola generazione. È stato creato da centinaia di generazioni di oppressione e di discriminazione razziale. Eppure, nonostante questo, ci sono sempre state persone e movimenti che si sono battuti per cambiare questa realtà e lottare per la giustizia e l’uguaglianza. Come Martin Luther King, le Pantere Nere, e ora Black Lives Matter.

BALDWIN Esattamente, e questo è il punto. Un ragazzo di quindici anni non ha questa prospettiva storica, ma ha una prospettiva molto chiara della realtà in cui vive oggi. E quella realtà è che la vita dei ragazzi neri di oggi, sia a Chicago che in altre città degli Stati Uniti, è ancora molto più dura e ambigua rispetto a quella dei loro coetanei bianchi. È del tutto insensato dire loro che, con pazienza, il tempo farà questo o quello.

Il razzismo negli Stati Uniti, una storia che non cambia
Immagine generata dall’intelligenza artificiale