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Esclusiva

Febbraio 27 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Febbraio 28 2023
Laura Boldrini: «Con Schlein il Pd tornerà a vincere, ma bisogna rimboccarsi le maniche»

Per la prima volta viene ribaltato il voto degli iscritti. La nuova leader dem: «Il popolo democratico è vivo ed è pronto a rialzarsi»

«Mi servono due minuti per riprendermi», commenta trafelato Marco Furfaro, portavoce nazionale della mozione Schlein. Furfaro ha appena finito una serie di interviste e viene da una nottata storica, trascorsa nella sede del comitato elettorale di Elly Schlein, che poco prima della mezzanotte è stata eletta segretaria del Partito Democratico. «Vi sono immensamente grata perché abbiamo fatto una piccola ma grande rivoluzione. Anche stavolta non ci hanno visto arrivare. Il voto di oggi dimostra che il popolo democratico è vivo, pronto a combattere ogni forma di diseguaglianza e di precarietà»,  ha commentato così il risultato la neo-segretaria. All’80% dei seggi scrutinati Schlein ha raggiunto il 53,80% contro il 46,20 % del suo sfidante. L’affluenza, che si attesta intorno al milione, ha permesso di superare la soglia psicologica fissata nei giorni scorsi dai dirigenti democratici. Non era mai successo, prima di oggi, che il voto dei gazebo fosse diverso da quello degli iscritti, che avevano votato in massa per Stefano Bonaccini. Schlein ha vinto nei grandi centri urbani e al centro-nord. Sono rimasti, invece, feudo di Stefano Bonaccini le regioni del sud, su tutte Campania e Puglia.

L’opinione comune, che viene da esperti e da esponenti politici provenienti dai fronti più disparati, è che quella di ieri sia stata una giornata rivoluzionaria.

«è come se fosse scattata una molla. Gli  elettori e le elettrici hanno capito che puntando tutto sulla continuità con il passato  si sarebbe andati verso una fine ineludibile», dice a Zeta l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini. Per la deputata, che sostiene Schlein dall’inizio della campagna per le primarie, era necessaria una rottura con quanto il Pd aveva rappresentato fin’ora nel panorama politico italiano.

«Avevamo bisogno di una scossa, di un cambiamento radicale», prosegue Boldrini, «al governo al momento c’è la destra più destra di sempre e per batterla c’è bisogno di ricostruire la sinistra. Per farlo abbiamo bisogno di una persona nuova, fuori dagli schemi e capace di agire senza troppi condizionamenti»

Della stessa idea è il senatore democratico Walter Verini. «Quella di Schlein è una vittoria importante che conferma quanto il popolo di elettori e iscritti del Pd e del centro sinistra richieda un forte rinnovamento»

La sfida, per la neo-segretaria, sarà cercare di trovare una sintesi tra le istanze e i valori radicali che ha rappresentato in questi mesi, con il programma e la capacità di governo di una figura come quella di Bonaccini. «Il Pd ha bisogno di tutti, a partire dalla nuova leader e del presidente dell’Emilia Romagna. Queste due anime devono convivere e lavorare insieme. Sono certo che il partito non si spaccherà. Dobbiamo essere aperti agli iscritti e agli elettori che scelgono. Subito dopo, però, bisogna iniziare a lavorare insieme, altrimenti ad avvantaggiarsi sarebbe la destra», continua Verini.

Le priorità della neo-segretaria sono chiare. «Dovremo ricostruire fiducia nella politica e credibilità, lì dove si sono spezzate in questi anni. Rimettiamoci in cammino e ricominciamo a partecipare, perché con un astensionismo così alto c’è il rischio di una marginalizzazione di chi non si è espresso, che sono spesso i più poveri», ha detto Schlein ieri notte. 

Anche Walter Verini è d’accordo con questa visione. «Adesso il nostro compito principale è recuperare il rapporto con la vita vera delle persone, a partire da coloro che soffrono. Il Pd deve avere al suo interno dirigenti di tutti i livelli che fanno politica per gli altri e non per sé stessi. Dovremo iniziare a mettere di nuovo al centro coloro che non hanno un lavoro, gli imprenditori che si rimboccano le maniche e rischiano di non farcela, i ragazzi che non vanno a scuola e che vivono una vita precaria, chi fa una fila per un esame diagnostico per mesi. In questo senso la vittoria di Schlein potrà dare il carburante giusto. Un partito che è attento a questi temi vive queste cose tutti i giorni, le trasforma in proposte, ma le deve condividere e solo allora ricostruisce».