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Esclusiva

Aprile 19 2023
Il ritorno al futuro della sala, fra anniversari e pellicole restaurate

In occasione di celebrazioni decennali e nuove versioni in 4K, al cinema dominano i film cult che sfruttano il fattore-nostalgia

Oggi Avatar di James Cameron è il più alto incasso cinematografico in Italia (68 milioni circa), ma non è il 2009, è aprile 2023. Il primo capitolo della saga del pianeta Pandora è seguito dall’ancora più celebre opera di Cameron, Titanic (47 milioni). Anno 1997. Solo al terzo gradino del podio si posiziona Avatar – La via dell’acqua per lasciare il posto subito dopo a Harry Potter e la camera dei segreti (2002). Solo pochi mesi fa, Harry Potter e la pietra filosofale (2001) chiudeva con il maggiore incasso del 2022 in termini assoluti.

Cosa sta succedendo alla programmazione delle sale? Non è una distorsione spazio-temporale ma un vecchio trucco delle case di distribuzione che fa leva sul fattore nostalgia. La stagione 2022-2023 è infatti una stagione di anniversari importanti e numerosi sequel (Top Gun: Maverick, Avatar 2, Creed III, Indiana Jones 5 e molti di più). Per l’occasione alcuni titoli molto amati dal pubblico tornano al cinema, spesso restaurati in 4K.

Il fulcro non è il film in sé, ma la possibilità di riguardarlo – o vederlo per la prima volta – in sala, attraverso un’esperienza sociale diversa che si trasforma anche in evento. Da qui, per esempio, anche la finestra ridotta di giorni di ridistribuzione dei film: è qualcosa di prezioso e irripetibile, a cui è il pubblico ad adattarsi, non la sala.

Negli Stati Uniti (ancora in Italia non c’è l’ufficialità), dal 28 aprile al 4 maggio, il cosiddetto Star Wars Day, Disney riporta al cinema Guerre stellari: VI Episodio – Il ritorno dello Jedi, in corrispondenza del 40° anniversario dall’uscita (1983). All’interno di una saga in continua espansione, anche attraverso lo streaming e la televisione, l’appuntamento al cinema, con un pilastro della prima trilogia, assume le caratteristiche di un rito più che di un semplice passatempo. È il voler esserci, essere presente insieme agli altri componenti di una comunità in cui ci si riconosce, il vero motore di questo ritorno in sala.

Per lo stesso motivo Warner Bros celebra i suoi 100 anni scegliendo un film al mese, da aprile a dicembre, da riproporre in sala. Film di culto per diverse generazioni, da Le ali della libertà (8-10 maggio) a Casablanca (26-28 giugno), fino a Beetlejuice (23-25 ottobre ), Interstellar (31 luglio – 2 agosto) e I Goonies (4-6 dicembre).

Tutti film che si conoscono ormai a memoria o che sono reperibili sulle piattaforme di streaming più diffuse, ma che al cinema acquistano un senso in più: il piacere di goderne di nuovo nella collettività, nel mito culturale e sociale di cui adesso fanno parte.

È lo stesso motivo per cui dall’8 al 10 maggio torna in sala anche Toro Scatenato di Martin Scorsese. Nessun anniversario particolare in questo caso, il film è del 1980, né grandi occasioni, se non che il suo regista si prepara a tornare sulla scena internazionale con l’anteprima di un nuovo film a Cannes, Killers of the Flower Moon. In diversi Paesi Toro Scatenato torna in sala restaurato, arrivando alle prime pagine dei giornali, come è successo pochi giorni fa su La Repubblica. Fa ancora notizia, non solo perché è uno dei capolavori del cinema mondiale, ma perché suscita l’interesse del pubblico più giovane e di quello più esperto, di chi l’ha sempre sentito nominare ma non ha mai avuto modo di guardarlo e di chi conosce la sua storia e la sua genesi e per questo lo apprezza ogni volta di più.

Toro Scatenato è il film che ha “salvato” Scorsese dal flop precedente al botteghino e dalla sua stessa spirale di autodistruzione. L’opera nata nel periodo più buio del regista è anche la più poetica e umana. Sentir suonare di nuovo la Cavalleria Rusticana dei titoli di testa, sul grande schermo e non dal proprio televisore, mentre il Jake La Motta di Robert De Niro lotta per restare in piedi sul ring e nella vita, è forse il sogno di ogni estimatore di Scorsese, molto più che scoprire cosa riserverà il nuovo e atteso film. Il senso di queste operazioni commerciali è tutto qui.

Dalla rubrica Effetto Cinema leggi anche: La risposta allo streaming è il ritorno alla pellicola