Esclusiva

Maggio 14 2023
Il finto paper scientifico sui rischi dei vaccini mRNA in gravidanza

Su Telegram circola un file che afferma che l’FDA, un ente sanitario statunitense, avrebbe saputo di rischi legati ai vaccini in gravidanza. Si tratta di una notizia falsa.

In diverse chat Telegram sta circolando un finto paper scientifico in cui si afferma che la FDA, l’ente statunitense per la regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, avrebbe saputo già dal febbraio 2021 che i vaccini anti Covid a mRNA avrebbero causato problemi alle donne incinta, ai loro feti e ai bambini allattati da donne vaccinate.  

Perché il testo non può essere considerato attendibile

Il presunto articolo scientifico è stato pubblicato su ResearchGate, una popolare piattaforma online che connette scienziati e ricercatori di tutto il mondo, permettendo loro di condividere il proprio lavoro. Sebbene il portale abbia reso più facile per i ricercatori diffondere le priorie informazioni, è fondamentale comprendere che ResearchGate non è una garanzia di affidabilità

La piattaforma non garantisce un processo di peer-review per valutare la qualità e l’affidabilità dei contenuti caricati. Ciò significa che qualsiasi utente registrato può caricare un documento, indipendentemente dalla sua validità scientifica. La peer-review (revisione paritaria) è un processo di valutazione della qualità degli articoli di ricerca da parte di esperti indipendenti (peer), che ne valutano il contenuto, la metodologia e l’interpretazione dei risultati. Questo processo è fondamentale per garantire che gli articoli pubblicati nelle riviste scientifiche siano affidabili e di alta qualità. 

L’autrice del testo, Helene Banoun, è una farmacista e biologa, ex ricercatore dell’Inserm, l’Istituto nazionale di Sanità francese. Sul suo profilo ResearchGate si definisce ancora ricercatrice dell’Inserm, mentre in diverse pubblicazioni non le viene più attribuito questo ruolo (qui). Banoun è nota per aver pubblicato numerose pubblicazioni contrarie all’utilizzo dei vaccini a mRNA e le sue pubblicazioni sono già state oggetto di fact checking (qui).

Nel documento da lei pubblicato non vengono argomentate le tesi da lei sostenute. Il paper non è altro che una lista di una serie di eventi avversi che si presuppone siano avvenuti e siano correlati al vaccino. La data dell’evento avverso più remota è quella del febbraio 2021 e per questo si sostiene che la FDA avrebbe saputo fin da questa data l’esistenza di rischi per le madri vaccinate e i propri bambini.

La lista degli eventi avversi utilizza una fonte che non è idonea al tipo di ricerca che viene proposto dall’autrice. Si tratta di una revisione cumulativa di una serie di eventi avversi denunciati spontaneamente da donne incinte che hanno ricevuto il vaccino anti Covid.

Come spiega lo stesso documento: “Il sistema di segnalazione spontanea deve essere utilizzato per individuare possibili segnali di problemi, ma non per valutare ipotesi di problemi connessi al farmaco”. Si specifica che non è appropriato utilizzare i dati per finalità statistiche visto che il modo con cui sono stati ottenuti (la denuncia spontanea) non ha valore statistico. Infine, si sottolinea che “un accumulo di segnalazioni di eventi avversi non indica necessariamente che un particolare evento avverso sia stato causato dal farmaco perché l’evento può essere dovuto a una malattia o a qualche altro fattore, come la storia clinica del paziente o l’utilizzo di altri farmaci concomitanti”.

Il documento utilizzato come fonte inoltre non ha una chiara provenienza. Non è presente in nessun catalogo online di riviste scientifiche ed è stato pubblicato dal Public Health and Medical Professionals for Transparency (PHMPT), un gruppo di medici noto per aver chiesto alla FDA tutti i documenti utilizzati da Pfizer per approvare il vaccino anti Covid e per aver denunciato la stessa FDA dopo essersi vista la propria richiesta respinta. 

Molte teorie cospirative legate al vaccino hanno utilizzato file pubblicati dal Public Health and Medical Professionals for Transparency (PHMPT) come testimoniano articoli di fact checking di Reuters e AFP (qui e qui) due rinomate agenzie giornalistiche.

Perché il vaccino a mRNA è sicuro per le donne incinte e per i loro bambini

I vaccini anti Covid a mRNA è stato studiato a fondo e considerato sicuro dalle principali autorità scientifiche mondiali per le donne in gravidanza, i loro feti e i bambini allattati da donne vaccinate. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’utilizzo dei vaccini anti Covid a mRNA per le donne in gravidanza in quanto “offrono una forte protezione contro le malattia da Covid-19, mentre nelle donne non vaccinate aumenta il rischio di ammalarsi gravemente e di dare alla luce bambini prematuri. 

Anche due massime autorità in ambito medico come l’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) e il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitense raccomandano che le donne incinte ricevano il vaccino (qui e qui). 

Queste stesse autorità hanno confermato che le donne dopo aver ricevuto il vaccino possono allattare. Non solo, la vaccinazione è consigliata perché, oltre a non esporre il lattante a rischi, gli permette anche di assumere, tramite il latte, anticorpi contro il Covid-19.

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