Esclusiva

Dicembre 4 2023
Un secolo di magia raccontato in un’ora e mezza

Wish è il nuovo classico di Natale per i cento anni della Disney e arriva nei cinema italiani dal 21 dicembre

Raccontare 100 anni di magia, desideri e sogni in 95 minuti sembra un’impresa ardua, ma alla Disney riesce. Wish, il nuovo film di Natale, in uscita nei cinema italiani il 21 dicembre, è il 62esimo classico della casa di produzione ed esce nell’anno in cui Disney festeggia un secolo. 

La creazione di questo film è iniziata cinque anni fa e il produttore Juan Pablo Reyes Lancaster Jones ha raccontato in conferenza stampa che, per idearlo, hanno ascoltato diversi lavoratori su che cosa rappresentasse la Disney per loro e molti anno parlato di «desiderio, esprimere desideri alle stelle, siamo partiti da lì». Jennifer Lee, direttrice creativa dei Walt Disney Animation Studios, produttrice esecutiva e sceneggiatrice del film, aveva raccontato il processo quando ha presentato le prima immagini del film alla stampa dicendo che è stato creato tramite collaborazione, non con una commissione» e che la canzone Una stella «dimostra davvero come siamo tutti collegati».

Il risultato è una pellicola che ripropone tutta la magia, i desideri e i sogni di 100 anni di film Disney, fedele alle origini, con il libro delle favole che si apre all’inizio, ma contemporaneo e al passo con i tempi, avendo un cast di amici della protagonista che ricordano i classici Sette Nani, ma con più rappresentazione.

Il regista Chris Buck ha ricordato che lo stesso Walt Disney «era un grande innovatore» e per questo, nel realizzare il film «siamo tornati all’origine, volevamo abbracciare l’eredità, l’eredità artistica ma anche gli strumenti di oggi» ed è il motivo per cui l’animazione ricorda i disegni dei classici ma sfrutta anche le tecnologie moderne.

Non manca la musica, il produttore Peter Del Vecho commenta che si esprimono «emozioni molto più forti attraverso le canzoni» e che «sarebbe stato impensabile immaginare di riassumere tutta la storia della Disney senza la musica». Buck aggiunge che la canzone «I want» di Asha, Un sogno splende in me, è stata la prima che Julia Michaels ha scritto per il lungometraggio e che «abbiamo iniziato a creare il film partendo da quella».

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Il film non sconvolge gli spettatori con continui colpi di scena, anche se riserva qualche sorpresa, né racconta una storia originale e mai vista prima, ma non è necessario perché quello che deve fare è celebrare 100 anni di lavoro e ci riesce alla perfezione, con tanti riferimenti, alcuni più palesi, altri più nascosti. Il regista Chris Buck ha ammesso che ci sono «molti riferimenti alla nostra eredità, lasceremo che l’internet e gli spettatori impazziscano».

La storia è lineare e dai poster si capisce chi è l’antagonista. Come ha detto Jennifer Lee, c’è il «ritorno del cattivo tradizionale, non come in Frozen dove volevamo esplorare “e se il cattivo non fosse così facile da individuare?” come succede nella vita». Tuttavia, «Magnifico crede davvero che ciò che fa sia giusto, che alcune cose siano troppo difficili da avverare» e lo spettatore lo incontra «al suo meglio» e vede «ogni scelta che compie per diventare il cattivo». C’è un momento in cui lui e Asha «sono allineati, ma dopo si dividono e iniziano a prendere decisioni diverse».

Il film potrebbe sembrare già visto e non molto innovativo, ma tiene avvinto il suo pubblico, sia se fatto di bambini sia se fatto di adulti cresciuti con i lavori di animazione Disney, e racchiude e celebra un secolo di magia, sogni e desideri.

La chiosa dell’incontro arriva da Del Vecho, un consiglio su come godersi al meglio il lungometraggio: «Abbiamo fatto questo film perché sia visto sul grande schermo, con la famiglia, con altre persone in sala, durante le vacanze, lasciando fuori il mondo».