Esclusiva

Febbraio 1 2024
Jacovitti, l’incontenibile arte dell’umorismo

La mostra “Jacovittissmevolmente” al MAXXI di Roma celebra il centenario di Benito Jacovitti, pioniere fumettista italiano

Colori sgargianti, personaggi iconici e divertenti, allegre incursioni sonore e numerosi turisti che con il sorriso rivivono le vignette del passato. Appena entrati nella sezione Extra MAXXI del museo romano, si viene catapultati nel mondo di Benito Jacovitti, storico fumettista italiano.

In occasione del centenario della nascita, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, inaugura la mostra “Jacovittissmevolmente”, che racchiude oltre quattrocento tavole originali e stampe dell’iconico vignettista.

Benito Jacovitti nasce il 19 marzo 1923 a Termoli. Inizia la sua carriera nel mondo del fumetto negli anni Quaranta, ma la sua popolarità cresce negli anni Cinquanta e Sessanta grazie al personaggio di “Cocco Bill”, il pistolero dalla camomilla facile, un cowboy assurdo e stravagante. Il suo stile è caratterizzato da disegni dettagliati, espressioni esagerate e umorismo surreale.

L’esposizione è circolare, al centro, si trova la sezione “dei 100 personaggi”, dove si può camminare sopra un tappeto disegnato con numerose vignette, e alle pareti, trovare tutti gli eroi “jacovittiani” come Cocco Bill, Jack Mandolino, Battista l’ingenuo fascista, Pippo Pertica e Palla. Tutto intorno a quest’ala, si sviluppa la mostra con le altre sezioni: “Le panoramiche”, “Il Vittorioso”, “Gli omaggi”, “La pubblicità”, “Il Diario Vitt”, “Pinocchio” e una parte vietata ai minori dove vengono racchiuse le vignette pornografiche dell’artista: la stanza “Jac erotico”.

Jacovitti, l'incontenibile arte dell'umorismo

«La scelta delle opere esposte è frutto del lavoro di oltre un anno di studi da parte della curatrice della mostra Giulia Ferracci», spiega Paola Mastracci, componente del team di allestimento. «C’è stato un grande lavoro di selezione, non essendo le opere di nostra proprietà ma appartenenti ad altri musei o collezioni private».

«Il MAXXI ha contribuito notevolmente a valorizzare questa mostra mettendo a disposizione uno spazio dedicato, esclusivo, che non creasse un confronto con allestimenti vicini», continua Mastracci. «Dal punto di vista della conservazione ho lavorato nel dettaglio usando lampade ad alta tecnologia che non deteriorassero le opere esposte. Anche questo ha convinto i prestatori ad affidarci i loro materiali» conclude.

Tra le idee più simpatiche della mostra ci sono un “piccolo vocabolario”, e una lunga timeline. Il primo si trova all’interno del depliant e ti aiuta a leggere gli stereotipi della satira e della comicità del Novecento. La timeline, in completo stile Jacovitti, ripercorre la vita del fumettista accompagnandoti per tutte le scale che ti porteranno all’esposizione.

Il pubblico è di tutte le età, dai più grandi, come Massimo: «Conosco tutti i personaggi, tutti quanti. Mi stanno tornando in mente loro, i modi di dire, le espressioni. È fantastico, mi sto divertendo un modo», fino a schiere di liceali, venuti in gita con la loro classe.

Al Museo nazionale delle arti del XXI secolo, le opere di Jacovitti non hanno ispirato solo la mostra, ma anche un laboratorio per famiglie con bambini dai cinque agli undici anni, organizzato dall’Ufficio Educazione del museo, “MAXXI in famiglia”, e un workshop chiamato “Il carnevale di Jacovitti”.

Jacovitti, l'incontenibile arte dell'umorismo

La mostra, a cura di Giulia Ferracci, Dino Aloi e Silvia Jacovitti, ha aperto il 25 ottobre 2023 e rimarrà in allestimento fino al 18 febbraio 2024.

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