Esclusiva

Dicembre 17 2024.
 
Ultimo aggiornamento: Dicembre 23 2024
“Il valore della testimonianza”, gli scatti di Andrea Rocchelli

Nella sede romana dell’Ordine nazionale dei giornalisti, la mostra in ricordo del fotoreporter Andrea Rocchelli, ucciso in Ucraina nel 2014

È il 24 maggio 2014. Andrea “Andy” Rocchelli, fotoreporter di Pavia, si trova a Slovjansk, nel nord del Donbass, in Ucraina. È con l’amico russo Andrej Mironov per documentare le condizioni dei civili stretti nella morsa del conflitto tra forze separatiste del Donbass, sostenute dalla Russia, e forze governative ucraine. Sono dentro una foresta, accovacciati in un fossato per tentare di ripararsi dai soldati ucraini, ma invano. Verranno uccisi poco dopo da colpi di mortaio. Accanto a loro è rimasto ferito il fotografo francese William Roguelon, testimone sopravvissuto. Il tiro mirato è stato riconosciuto come non accidentale dalla magistratura italiana, che ha attribuito la responsabilità del duplice omicidio alle forze armate ucraine. Ancora oggi, dopo dieci anni, il crimine è impunito.

"Il valore della testimonianza", gli scatti di Andrea Rocchelli

Quelli che si possono ammirare alla mostra “Il valore della testimonianza”, esposta a Roma nella sede dell’Ordine nazionale dei giornalisti dal 10 al 20 dicembre 2024, sono gli ultimi scatti del rullino di Rocchelli, che verrà ritrovato solo due anni dopo dentro la fodera bucata del suo zaino. Le immagini documentano la durata e l’intensità dell’attacco rivolto contro di loro, civili indifesi, e la conformazione del vallo dove hanno cercato di nascondersi. 

"Il valore della testimonianza", gli scatti di Andrea Rocchelli
"Il valore della testimonianza", gli scatti di Andrea Rocchelli

Aveva solo trent’anni, ma una carriera ricca di esperienze. Dal 2006 ha realizzato reportage tra Afghanistan, Caucaso e Ucraina. Con i suoi scatti, ha raccontato la primavera araba in Libia e Tunisia e le violazioni dei diritti umani in Kirghizistan e Russia. 

La narrazione che Rocchelli fa della guerra non è fatta di violenza, ma di visi, occhi e corpi. A emergere è la parte umana con persone che vivono il dramma di quei momenti. 
Lo sguardo attento e libero di Andy coglie con sensibilità e rispetto le storie di chi aveva di fronte. 
Nei ventiquattro scatti selezionati, sono ritratte le vere vittime dei conflitti: donne e bambini, innocenti e inermi di fronte a un destino segnato. 

"Il valore della testimonianza", gli scatti di Andrea Rocchelli

«I genitori di Andy erano qui il giorno dell’inaugurazione per ricordare il figlio e la sua “missione”», dice Paola Spadari, consigliera segretaria dell’Ordine nazionale dei giornalisti. «Il tema della guerra non è mai stato così attuale. Questo Natale vogliamo sensibilizzare perché sono molti i giornalisti, e non solo, che perdono la vita sul campo. Il ricordo di Andy è un monito su quanto sta accadendo nel mondo. Dobbiamo tutti riflettere».


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