Esclusiva

Dicembre 23 2024
“Sfumature d’azzurro” per raccontare i successi della Nazionale di calcio

Dal Mundial dell’82 all’Europeo 2020, per le generazioni di tifosi una mostra che celebra la storia e i trionfi azzurri

“Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo”. È l’11 luglio del 1982 e la voce di Nando Martellini, storico telecronista della nazionale, racconta la vittoria dell’Italia per 3-1 sulla Germania Ovest. Di quel campionato di calcio giocato in Spagna rimangono emozioni indelebili, da rivivere grazie ad alcuni tra i tanti cimeli esposti alla mostra “Sfumature d’Azzurro”, ospitata dal Ministero degli Esteri a Roma. C’è la coppa in oro massiccio pesante più di 6 chili, sollevata da Marco Tardelli, Gaetano Scirea e Paolo Rossi, terzo trofeo mondiale per l’Italia. Ci sono le maglie di Giuseppe Bergomi e Fulvio Collovati. E poi due pipe, quelle dell’ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini e dell’allenatore che portò al trionfo gli azzurri, Enzo Bearzot. Sull’aereo presidenziale che li riporta in Italia dopo la vittoria si gioca la famosa partita a carte, con i compagni Dino Zoff e Franco Causio e il trofeo ben in vista sul tavolo.

"Sfumature d'azzurro" per raccontare i successi della Nazionale di calcio

In tribuna accanto a Pertini e al re spagnolo Juan Carlos oppure sul terreno di gioco, accanto ad Alessandro Altobelli o Bruno Conti. Il ricordo può tornare realtà, seppur virtuale, con un visore che permette agli appassionati di provare la sensazione di essere lì in prima persona.

La volontà di raccontarne tutti i dettagli della storia italiana «si è sviluppata nel corso del tempo insieme alla FGCI, con l’obiettivo di portare questo emozionante viaggio in varie parti d’Italia», racconta Matteo Marani, Presidente del Museo del calcio di Coverciano e della Lega Pro. Non è un caso che ad ospitare la tappa romana del tour sia proprio la Farnesina: «Quest’estate, durante gli europei in Germania, una piccola parte della mostra era stata portata a Casa Azzurri», continua Marani. Qui a vederla c’è anche il ministro degli esteri Antonio Tajani che, convinto della rilevanza dello sport anche oltre i confini, decide di istituire un ufficio alla Farnesina che si dedichi alla diplomazia dello sport. «Sono diverse decine di migliaia all’anno le persone che visitano la sede di Coverciano, molti di questi sono stranieri in visita a Firenze – spiega il Presidente-. Questa collaborazione può essere l’occasione per diffondere ancora di più la conoscenza del mondo calcistico italiano».

"Sfumature d'azzurro" per raccontare i successi della Nazionale di calcio

Dal “mundial” dell’82 alle notti magiche di Italia ‘90. Sul piano internazionale c’è la fine della guerra fredda, mentre nel nostro Paese si rimette mano ai vecchi stadi e alla costruzione dei nuovi. Guidata da Azeglio Vicini una nuova generazione si affaccia all’azzurro dopo un cammino iniziato ai tempi dell’Under21. Il sogno della vittoria si infrange durante la semifinale contro l’Argentina, ma consacra Totò Schillaci, con le 6 reti segnate, eroe di quella incredibile “estate italiana”.

Patrimonio di storia, di valori e fenomeno sociale unico, il sentimento che lega gli italiani alla Nazionale è una “Costituzione non scritta”, come la definisce Marani: «Consideriamo che dei 50 eventi televisivi più visti nella storia, 47 sono partite della Nazionale e tre sono finali di Champions. Il calcio ci unisce tutti». La felicità per una vittoria si legge sul volto di chi la vive e uno di questi, nel 2006, è di Francesco Totti, la cui maglia è esposta insieme al pallone firmato da tutti i giocatori e alla relativa Coppa. Un campionato mondiale preceduto dallo scandalo di Calciopoli e da forti critiche ai calciatori. La risposta di Marcello Lippi arriva durante la semifinale contro i padroni di casa della Germania: Fabio Grosso e Alessandro Del Piero regalano due gol all’Italia e assicurano la presenza tricolore all’Olympiastadion contro la Francia. Il resto è un film dal finale incredibile e “Il cielo è azzurro sopra Berlino” ne è la colonna sonora.

"Sfumature d'azzurro" per raccontare i successi della Nazionale di calcio

Non è azzurra ma verde ed è la prima ad avere quattro stelle sopra lo stemma della Nazionale. È la maglia del portiere Gianluigi Donnarumma, votato miglior giocatore del torneo, a rappresentare la conquista dell’Europeo 2020. La coppa alzata da Chiellini, dopo aver battuto l’Inghilterra allo stadio di Wembley, è il simbolo della rinascita, dopo i terribili mesi del Covid. Proprio la pandemia aveva costretto la Uefa a rinviare di un anno la manifestazione continentale. L’11 luglio 2021, nella gioia incontenibile del Paese, l’Italia è Campione d’Europa per la seconda volta nella storia.