Esclusiva

Gennaio 23 2025.
 
Ultimo aggiornamento: Gennaio 28 2025
La più bella città dei mortali è la capitale della cultura 2025

“Lasciati abbracciare dalla cultura” è lo slogan scelto da Agrigento per presentare il programma incentrato sulla comunità e sul territorio

«Trasformare Agrigento in un laboratorio di innovazione culturale e creativo, capace di generare nuove opportunità». È questa la sfida che si è prefissato Francesco Miccichè, sindaco della città capitale italiana della cultura 2025. Novità e passato si intrecciano sotto il segno della trasformazione, ispirati dai quattro elementi del filosofo Empedocle: acqua, aria, terra e fuoco. Un invito a riflettere sul legame tra natura, cultura e società: un dialogo tra tradizione e cambiamento. «L’ambizione è costruire qualcosa di duraturo, che non solo valorizzi il nostro patrimonio – dice il primo cittadino – ma che diventi anche un motore di crescita per gli operatori economici del territorio».

La cerimonia inaugurale, tenutasi il 18 gennaio 2025 al teatro Pirandello, ha visto la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’evento non è mancato di imprevisti. Il teatro fino a pochi giorni prima mostrava delle infiltrazioni d’acqua. Soprattutto, le strade della capitale avevano numerose buche da sistemare, portando a una riparazione all’ultimo minuto asfaltando anche i tombini delle fognature presenti nella carreggiata. A riguardo il sindaco non si è voluto pronunciare (con noi di Zeta Luiss). Il rischio è che le polemiche sorte in seguito a quanto accaduto copra l’impegno della direzione per la preparazione della città ad affrontare un anno di così alto rilievo.

«Come amministrazione, stiamo lavorando per rendere la città più vivibile, accogliente e sostenibile», si punta a un miglioramento del decoro, dell’arredo urbano e anche all’ottimizzazione dei servizi. Il progetto ha come obiettivo quello di creare un effetto duraturo sulla comunità. Realizzare una serie di interventi mirati come la riqualificazione di spazi pubblici, la creazione di nuove infrastrutture culturali e la promozione di eventi di richiamo. Il parco archeologico della Valle dei Templi, il mare della Scala dei Turchi, il clima mite e la tradizione culturale della città hanno da sempre invogliato la presenza di turisti nel territorio, ma «le previsioni per il 2025 indicano un raddoppio delle presenze rispetto agli anni precedenti, a conferma del crescente interesse».

Dalla musica classica di Giovanni Allevi, alla grande sfilata dei carri del carnevale di Sciacca, passando per le mostre d’arte contemporanea a le esperienze enogastronomiche. Il concept d’ispirazione è “Il sé, l’altro e la natura”, con un programma fitto di appuntamenti che rendono protagonisti anche i comuni della provincia. Particolare risalto alla 77esima edizione del Mandorlo in Fiore che includerà il festival internazionale del folklore e il festival dei bambini del mondo. Una passerella per tanti artisti locali e da tutto il mondo, che con le diversità proprie del paese d’origine rendono la sagra uno spettacolo ricco di diversità e multiculturalità.

Quest’anno ricorre anche il centenario della nascita di Camilleri, uno degli scrittori che di questa terra ne ha evidenziato pregi e difetti, insieme a Leonardo Sciascia e Luigi Pirandello, diventati tutti delle tappe nella strada degli scrittori (la statale 640 di Porto Empedocle). A quest’ultimo letterato verrà dedicato il programma del mese di giugno, con un festival ad hoc per tutta la stagione estiva, con visite nei luoghi storici della città, caffè letterari e aperitivi serali. «Fondamentale che rimanga vivo quel senso di comunità. Creare nuove opportunità per tutelare e garantire il patrimonio culturale e valorizzarlo nel lungo periodo», è il monito del sindaco Miccichè.