«Che giornata», dicono a metà pomeriggio alcuni giornalisti tedeschi dell’emittente pubblica Deutsche Welle. Il loro sospiro di sollievo segue l’elezione, con 325 voti a favore, del leader cristiano-democratico Friedrich Merz a nuovo Cancelliere della Repubblica federale tedesca.
Merz esulta al termine di un giorno destinato a rimanere nella storia della Germania del Secondo dopoguerra. Dopo il primo scrutinio, la Nazione era senza un nuovo governo, scioccata da un fallimento inatteso di Merz a causa dei cosiddetti “franchi tiratori”. Dal 1949, non era mai successo che un Cancelliere in pectore venisse bocciato al primo scrutinio. Ma dopo il grande spavento, a Berlino la votazione delle 15:15 è quella buona, che tranquillizza gli alleati europei.
Al primo turno, il Bundestag non ha votato la fiducia alla coalizione tra l’Union – composta dalla Cdu e la Csu – e la Spd. Insufficienti i voti raccolti dal cristiano-democratico Friedrich Merz, sei in meno rispetto ai 316 necessari per avviare l’esperienza di governo. Dei 328 voti garantiti sulla carta per la coalizione Union-Spd, erano 310 i voti a favore, 307 quelli contrari, 3 gli astenuti.
Il Paese, noto per la sua stabilità istituzionale, evita una crisi al buio che avrebbe aggravato la difficile situazione economica di una Germania reduce da due anni consecutivi in recessione. Presenti tra gli ospiti in aula anche la storica Cancelliera Angela Merkel, la famiglia di Merz e delegazioni straniere già pronte a congratularsi con il Cancelliere in pectore.
Tutto ciò avviene in concomitanza con la possibile messa al bando dell’AfD, partito di estrema destra dichiarato “caso di estremismo politico di destra” dall’Ufficio federale per la protezione della Costituzione. Dure le accuse al partito di Alice Weidel e Tino Chrupalla, accusato di violare la dignità umana e di essere incompatibile con i valori democratici della Germania a causa delle posizioni xenofobe e anti-immigrazione. Forte del secondo posto raggiunto alle elezioni federali dello scorso 23 febbraio con il 21% dei consensi, l’AfD minaccia oggi nei sondaggi il primo posto del duo Cdu-Csu.