Di americano ha solo il passaporto: Il cardinale Robert Prevost è il nuovo Papa. Nato a Chicago nel 1955, Prevost ha trascorso gran parte della sua vita al di fuori degli Stati Uniti, grazie agli incarichi in Europa e alle missioni in America Latina. Si è laureato alla Villanova University in Pennsylvania, alla Catholic Theological Union di Chicago e alla Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino a Roma.
Nel 1985, Prevost si è unito alla missione agostiniana in Perù, entrando a far parte dell’ordine religioso ispirato a Sant’Agostino. I frati agostiniani conducono vite semi-monastiche e sono impegnati in diverse attività, tra cui l’istruzione e il lavoro carcerario.
Prevost ha lavorato in Perù fino al 1999, con una breve parentesi a Chicago nel 1987 come pastore per le vocazioni e direttore delle missioni per la sua provincia agostiniana. Nel 1999, è stato eletto capo della provincia agostiniana, con sede a Chicago. Dal 2001 è diventato Priore Generale dell’ordine degli agostiniani, incarico che ha ricoperto fino al 2013. Durante questo periodo ha visitato quasi 50 paesi dove, l’ordine agostiniano è presente.
Grazie a queste esperienze Papa Leone XIV è un poliglotta: comunica in inglese, spagnolo, italiano, francese e portoghese, e legge il latino e il tedesco.
In un Conclave che ha avuto difficoltà dal punto di vista linguistico, la sua conoscenza di diverse lingue gli ha permesso di parlare con i Cardinali elettori.
Nel 2014, Papa Francesco lo ha nominato vescovo di Chiclayo, nel nord del Perù, paese che ha ringraziato durante il suo primo discorso da Pontefice. Nel 2023 Papa Francesco lo ha richiamato a Roma per il servizio a tempo pieno nella Curia romana.
Prevost è stato indirettamente implicato in due vicende di abusi sessuali del clero: una in Perù, dove tre donne di Chiclayo hanno denunciato abusi subiti anni prima da due sacerdoti locali (Prevost avviò un’indagine ma permise loro di continuare a celebrare messa); e una a Chicago, sua città natale, dove è stato criticato per non aver informato una scuola cattolica della presenza nelle vicinanze di un prete con precedenti di abusi su minori. Nessuno dei due episodi, però, ha portato a un processo.
Fino a poco tempo fa, guidava il Dicastero Vaticano per i Vescovi, l’ufficio che consiglia il Papa sulle nomine episcopali a livello mondiale. Questa posizione di rilievo gli ha permesso di acquisire una vasta esperienza e una profonda conoscenza delle dinamiche ecclesiali globali.
Prevost è stato un sostenitore della sinodalità voluta da Papa Francesco, ovvero gli sforzi per rendere le strutture della Chiesa più inclusive e partecipative ai fedeli. In una intervista al Vatican News nel 2023, Prevost ha sottolineato come la sinodalità possa aiutare ad affrontare la polarizzazione che affligge la Chiesa.
Descritto come un uomo privato e dallo stile riservato, Leone XIV eredita un compito impegnativo, ma la sua vasta esperienza, la sua apertura al dialogo e la sua profonda fede lo rendono una figura moderata, promettente per il futuro della Chiesa.
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