Esclusiva

Maggio 14 2025
Francesca Lollobrigida, oro al collo e un figlio tra le braccia

La pattinatrice di velocità, reduce dal primo posto in Norvegia, si prepara per le Olimpiadi di Milano- Cortina 2026

La personalità di Francesca si può immaginare già dal suo primo racconto: «Avevo partorito da tre mesi ed ero in partenza per il ritiro a Livigno. Così ho deciso di portare mio figlio con me – dice l’atleta, neocampionessa mondiale di pattinaggio di velocità – Era ancora uno scricciolo. Ad aiutarmi c’è stata mia sorella Giulia, di quattro anni più piccola di me».

La medaglia d’oro è arrivata lo scorso marzo nei 5000 metri ai Mondiali di Hamar. Un’impresa che la consacra come prima donna italiana a vincere il titolo. «Se mi avessero chiesto su quale gara puntassi, avrei risposto “La 3000m” e invece lì mi sono fregata da sola a causa dell’ansia – ricorda la trentaquattrenne romana – Invece la soddisfazione è arrivata dopo. È stato incredibile perché non avevo nemmeno capito di aver vinto». È infatti il suo staff a rendersi conto che l’avversaria, proprio all’ultimo giro, aveva perso secondi di vantaggio, il che significava il gradino più alto per lei.

A vederla sfrecciare sul ghiaccio a 50 km/h, con le lame sotto ai piedi, sembra impossibile che tutto sia iniziato quando aveva 14 mesi. I primi pattini ai piedi sono a rotelle, messi da papà Maurizio, da sempre suo allenatore: «La parola chiave nella mia formazione è “famiglia”, dai miei genitori a mio marito, senza cui non avrei raggiunto questi successi». I valori appresi nello sport Francesca li ha portati anche nella vita: «L’aiuto reciproco, il concetto di team, sono principi che voglio trasmettere a mio figlio Tommaso», che ancora non ha scelto la sua strada sportiva ma, nel dubbio, ha già indossato i primi pattini.

Le medaglie conquistate arrivano dal ghiaccio, a cui però Francesca preferisce il calore dell’estate, meglio se accompagnato da una vista sul mare: «Vivo a Ladispoli, non ho mai voluto trasferirmi, anche se questo significa passare 265 giorni all’anno fuori casa per allenarmi, perché in Italia non ci sono piste sempre aperte», spiega.  Così la preparazione sul ghiaccio si svolge nei Paesi del nord, mentre pista e palestra sono tutte italiane.

Cognome importante il suo, Lollobrigida come l’attrice Gina, di cui è pronipote: «All’estero me lo chiedono spesso. La sua carriera è stata il riferimento per farmi riconoscere nel mondo sportivo, ma non ho mai sfruttato il suo nome» specifica, ricordando l’ultimo compleanno passato insieme prima della scomparsa.

Tra un allenamento e un gioco con Tommaso, Francesca scrive la tesi magistrale sulla maternità nello sport: «C’è pochissima documentazione – dice – Durante la gravidanza ho avuto l’appoggio della Federazione e del gruppo sportivo. Sono stata fortunata, non sempre è così. Vorrei che questo servisse da esempio per tutte le atlete che sono anche mamme». 

Le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, le quarte per lei, sono sempre più vicine. Il sogno di una vittoria si accompagna a quello di avere con sé il figlio, il suo portafortuna: «Al Villaggio Olimpico i bambini non sono ammessi, però l’anno scorso è stata creata una nursery per i genitori. Spero si possa replicare anche in Italia, sarebbe un bel riconoscimento per tutte le mamme», conclude. Una vocina dagli spalti è già pronta a sostenerla.