Un record storico per Nadia Battocletti, una prestazione da podio per Mattia Furlani e un ritorno come incoraggiamento per Gianmarco Tamberi: il Golden Gala Pietro Mennea, per i 20.000 presenti allo Stadio Olimpico, è un mix di soddisfazioni e amarezze. La prima tappa europea della Diamond League ha visto Nadia Battocletti protagonista italiana della serata. Nei 5000m femminili, l’atleta trentina ha chiuso al terzo posto, che le è valso il nuovo record nazionale, con un tempo di 14:23.15.
«Non credevo di correre così forte e così presto nella stagione. È un risultato incredibile. Il pubblico è straordinario e devo dire grazie agli spettatori – ha detto subito dopo la gara – Ho lavorato duramente per questo traguardo, battere il record in questa città significa molto per me».
Secondo posto nel salto in lungo per Mattia Furlani, con una misura di 8.13m, dietro l’australiano Liam Adcock, vincitore con 8,34m. «Sono molto soddisfatto, è stata una gara bellissima, ma più difficile perché non era una pedana che rispondeva ai comandi che gli davo io – ha commentato il ventenne, grato alla Tribuna Tevere piena per lui – L’importante qui era il piazzamento». Il giovane azzurro è reduce da una stagione di grandi successi nelle competizioni internazionali, tra cui le medaglie di Glasgow e Parigi. Per lui il futuro è già dietro l’angolo: «Mi sono posto l’obiettivo di arrivare entro l’anno al primo posto nel World Ranking. Quello che mi interessa è migliorarmi e arrivare ai Mondiali di settembre nelle migliori condizioni».

In cerca di miglioramenti anche Leonardo Fabbri, nel getto del peso, che ha chiuso in settima posizione con 21.35m. «È sempre frustrante gareggiare in questo periodo della stagione, quando siamo lontani dal Mondiale e la condizione non è ancora quella che vorrei – ha dichiarato Fabbri, analizzando la sua prestazione – Mi aspettavo qualcosa di più. Purtroppo, ho fatto fatica con i nulli, come è accaduto a Parigi, e so che c’è ancora tanto su cui lavorare». Una sconfitta non è mai piacevole, ma l’atleta dell’Aeronautica Militare sa come ironizzare: «Lo scorso anno ho vinto tutti i meeting e ho perso l’unica gara che dovevo vincere. Quest’anno mi sto impegnando per fare il contrario».
Per Gianmarco Tamberi è un ritorno che sorride al suo ginocchio, dopo l’operazione che lo ha tenuto a lungo fermo. Al Golden Gala arriva decimo, senza riuscire a superare i 2.16m nel salto in alto: «Ero qui per portare entusiasmo, sapevo di non avere le condizioni fisiche per gareggiare ai miei livelli. L’obiettivo era portare un po’ di sorrisi, di foto, di autografi e sono convinto che ai presenti abbia fatto piacere». Quando sei Gimbo, ti puoi permettere anche di fallire tre tentativi a 2.20 metri. Un piede avanti e uno indietro, un calzino bianco e uno nero. Le mani in alto per accendere il pubblico e lo spettacolo va in onda come sempre. «Il fatto che il ginocchio non mi abbia dato fastidio è l’unica cosa che conta per me in questo momento – ha spiegato – Ora posso iniziare a lavorare per saltare alto di nuovo e prepararmi per i Mondiali».

Aspettative disattese, infine, nei 100m maschili. Filippo Tortu arriva settimo con un tempo di 10.19, mentre Chituru Ali ha accusato dolore subito dopo l’accelerazione, terminando nono con 11.21. «Fisicamente non sono ancora pronto. Sento proprio la differenza tra gamba sinistra e gamba destra, mi porto questo problema dall’inverno – ha commentato Ali, spiegando le sue difficoltà – Devo solo prendermi cura di me e arrivare pronto a settembre». La vittoria è andata all’americano Trayvon Bromell, con 9.84.