Esclusiva

Giugno 9 2025
Una lingua che resiste al passare del tempo

L’euskera è l’espressione viva di una cultura, un’identità e una storia collettiva

«È considerata parte essenziale dell’identità e della cultura basca perché va ben oltre il semplice mezzo di comunicazione. Come tutte le lingue è anche un veicolo di pensiero, sensibilità e visione del mondo». Così Monika Madinabeitia Medrano, direttrice della Promozione e Diffusione dell’Euskera dell’Istituto Basco Etxepare, l’agenzia pubblica creata nel 2010, dice a proposito dell’euskera, la lingua parlata nella comunità autonoma dei Paesi baschi, la regione situata, nel nord della Spagna, al confine con la Francia.

Secondo l’Istituto Basco Etxepare, fondato con l’obiettivo di promuovere e aumentare la visibilità della lingua basca, circa 900 mila persone sono in grado di parlare l’euskera sia in Spagna, sia in Francia. «L’Istituto svolge un ruolo cruciale nella promozione della lingua e nella difesa del suo uso nella vita pubblica, soprattutto in ambito internazionale. Attraverso programmi accademici, culturali e artistici, Etxepare promuove la lingua e la cultura euskera oltre i confini dei paesi baschi, incoraggiandone lo studio nelle università straniere, nei centri della diaspora e sostenendo gli artisti che lavorano in basco», spiega Medrano.

Una lingua che resiste al passare del tempo
Posizione dei Paesi Baschi

Nel corso della sua storia, però, l’euskera ha affrontato molte difficoltà. Durante la guerra civile spagnola, ad esempio, vigeva il divieto di insegnare, pubblicare e parlare nella lingua basca. «Chiunque parli lingue e dialetti diversi dallo spagnolo sarà denunciato», si leggeva nell’avviso pubblicato nel 1937 dal comando militare di San Sebastián, che ha messo a rischio la sopravvivenza non solo della lingua, ma anche della cultura locale.

Anche se l’euskera è riuscito a perdurare nel tempo, serve ancora molto impegno per assicurare alla lingua e alla cultura basca un futuro prospero e integrato nella società. «Nonostante i significativi progressi compiuti negli ultimi decenni in termini di rivitalizzazione linguistica, l’euskera continua ad affrontare grandi sfide in termini di adozione e status all’interno della società basca contemporanea. Deve guadagnare terreno in settori strategici come la tecnologia, l’innovazione, i media e la creazione di una cultura condivisa aggiornata al presente. Solo così potrà consolidare la sua posizione di lingua pienamente funzionale, capace di rispondere alle esigenze della società basca del XXI secolo», spiega ancora la direttrice dell’Istituto Basco Etxepare.

Una lingua che resiste al passare del tempo


Secondo Medrano, la conservazione dell’euskera è strettamente legata al concetto di sopravvivenza culturale e all’autonomia del popolo basco: «Lingua ancestrale unica in Europa, l’euskera è uno degli elementi più distintivi dell’identità basca. In un contesto globale in cui molte lingue e culture minoritarie rischiano di scomparire, il caso della lingua basca è un esempio di resistenza e rinnovamento». Sono le differenze a tessere la bellezza del mondo, proteggere l’euskera significa difendere la diversità, la ricchezza culturale e il diritto di ogni comunità di esprimersi nella propria lingua madre.