Esclusiva

Luglio 4 2025
Andrea Bajani vince il Premio Strega 2025 con “L’anniversario”

La serata che ha incoronato vincitore lo scrittore romano è stata trasmessa su Rai 3. Sul podio anche Elisabetta Rasy e Nadia Terranova

Si è svolta ieri sera al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia la cerimonia conclusiva della LXXIX edizione del Premio Strega. Durante lo scrutinio finale Andrea Bajani, autore del romanzo L’anniversario (Feltrinelli), ha conquistato il titolo più ambito della letteratura italiana contemporanea con 194 voti.

La serata, condotta da Pino Strabioli in diretta su Rai 3, ha visto momenti di particolare intensità: Anna Foglietta ha interpretato un monologo dedicato al cinquantenario della morte di Pasolini, mentre Filippo Timi, accompagnato dalla musica di Rodrigo D’Erasmo e Roberto Angelini, ha letto estratti dei libri in concorso.

Sul podio, dopo Bajani, si sono classificati Elisabetta Rasy, con Perduto è questo mare (Rizzoli), 133 voti; Nadia Terranova con Quello che so di te (Guanda), con 117 voti; Paolo NoriChiudo la porta e urlo (Mondadori), con 103 voti e Michele RuolInventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa) con 99 voti.

La giuria, composta da 400 “Amici della domenica”, 245 votanti dall’estero attraverso 34 Istituti Italiani di Cultura, 25 collettivi scolastici, università e circoli di lettura, e 30 voti individuali provenienti da professionisti e imprenditori, ha espresso complessivamente 646 voti, pari al 92% degli aventi diritto.

Andrea Bajani, classe 1975, già vincitore del Premio Strega Giovani di giugno, ha dedicato il premio alla sua casa editrice Feltrinelli, che non trionfava da vent’anni. Durante il suo discorso ha affermato: “La letteratura è contraddire la versione ufficiale”, contrapponendo le dinamiche patriarcali al potere dissidente del libro.

L’anniversario, romanzo breve di grande intensità emotiva, attraversa il tema della rottura familiare: l’io narrante celebra il decimo anniversario dal giorno in cui ha deciso di interrompere i legami con i genitori, rompendo un silenzio durato un intero decennio. Critici e giuria hanno sottolineato come il libro esplori “l’inferno domestico” con uno stile che oscilla tra romanzo e autofiction.

Durante la serata non sono mancati momenti di tensione legati al botta e risposta tra gli organizzatori del Premio e il ministro della Cultura Alessandro Giuli, non presente alla cerimonia perché impegnato all’estero, ma in realtà offeso, a quanto pare, per non aver ricevuto le copie delle opere in gara. Polemica poi virata sulla decisione presa dal Ministero della Cultura di spostare il luogo della prossima premiazione dalla Villa di Papa Giulio III, che ospita l’evento dal 1953, agli studi di Cinecittà. La motivazione, strumentale secondo alcuni, è stata quella di voler valorizzare le periferie metropolitane.    

Sta di fatto che la frattura tra il mondo della cultura e il ministero è sempre più evidente e non solo per motivi ideologici e politici. Secondo l’ultima ricerca condotta dal Centro studi AIE (Associazione Italiana Editori), il mercato librario italiano ha subito un’importante flessione nell’ultimo anno. Nonostante ciò, i 30 milioni di euro previsti per le biblioteche non sono ancora arrivati a destinazione, e la registrazione alle Carte della Cultura giovani e del merito è stata sospesa dal 1° luglio 2025.

Non è dunque un caso che Federico Mollicone, Presidente della commissione Cultura della Camera, presente alla premiazione, abbia annunciato lo stanziamento di 44 milioni per finanziare il settore. Ma per invertire la tendenza negativa bisognerebbe trovare una soluzione ad un fenomeno ben più grave: un Paese che legge sempre meno. Di fronte a una sfida che oggi sembra quasi impossibile da vincere, la piccola baruffa intorno al Premio Strega è solo un diversivo per distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica da problemi ben più gravi.

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