“Mi manca la serietà di Angela Merkel, oggi il dibattito politico è più aggressivo”, il pensiero del giovane Tim Dietrich
La storia di un ragazzo tedesco che dall’Italia guarda con attenzione l’esito delle urne nel suo Paese natale. Nelle vene di Tim Dietrich scorre un marcato spirito europeista
Papa al Gemelli, quella finestra chiusa al decimo piano
Il Pontefice, affetto da un’infezione delle vie respiratorie, è ricoverato in ospedale da più di una settimana
Vettura contro la folla a Monaco di Baviera, si ipotizza un attentato
Il fatto è avvenuto a una manifestazione del sindacato Ver.Di, il secondo di Germania. La testimonianza di Isabella Saccon, che lavora in un asilo in città
Tg Zeta – Edizione del 12 febbraio
La prima serata di Sanremo 2025, la plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, la marcia in memoria delle foibe e tanto altro nella nuova edizione del Tg Zeta
Falliti i colloqui tra l’estrema destra e i popolari in Austria, Kickl non riesce a formare il nuovo governo
La palla passa al presidente federale Van der Bellen, e il rischio delle urne è sempre più concreto
Giornale radio dell’11 febbraio 2025
Dal Festival di Sanremo alla sessione plenaria del Parlamento europeo, fino alla maxi retata dei carabinieri a Palermo. Questo e molto altro nella nuova edizione del giornale radio di Zeta
«No all’alleanza con i neonazisti dell’AfD», il messaggio di migliaia di tedeschi alla Cdu di Merz
Fionn Grosse è tra i cittadini scesi in strada in Germania per opporsi ad una possibile intesa di governo tra i cristiano-democratici e l’estrema destra
Stefano Guarnieri e Luca Valdiserri, due papà coraggiosi nel nome di Lorenzo e Francesco
Lorenzo Guarnieri e Francesco Valdiserri sono due giovani vittime di scontri stradali, una piaga di cui l’Italia soffre da troppo tempo
Giornale radio del 4 febbraio 2025
Dagli aggiornamenti sul caso Almasri ai dazi voluti da Donald Trump, fino all’AI Act e alle ultime di calciomercato. Questo e molto altro nella nuova edizione del giornale radio di Zeta
Serbia, i giovani si ribellano alla corruzione del potere
Da mesi, blocchi stradali, occupazioni di facoltà universitarie e scioperi paralizzano il Paese balcanico. Il motivo è la mancanza di trasparenza del Partito progressista serbo