Stanchi della monotonia della vita da quarantena, molti, come fossero pionieri, hanno rivolto il loro sguardo verso l’alto, e dopo aver ritrovato una vecchia chiave arrugginita e mai usata, si sono avventurati nei luoghi inesplorati dei loro stessi condomini.
Qualcuno deve aver provato un giramento di testa, altri si saranno sentiti spaesati, eppure erano sempre lì, tra i confini delle mura dei loro palazzi. Sono solo andati più su, nelle terrazze condominiali, luoghi dimenticati, che le costrizioni della pandemia ha fatto riscoprire.
Antenne paraboliche, panni stesi, comignoli in disuso e nidi di rondine abbandonati. Questo è ciò che si può vedere sui tetti delle nostre città, insieme forse a qualche piantina cresciuta indisturbata fino ad oggi. Più in là, oltre il parapetto, la città si mostra in tutta la sua grandezza. Dai tetti di Roma, in molti avranno avuto la sorpresa di riuscire a scorgere la cupola di San Pietro, o l’Altare della Patria o i campanili di Trinità dei Monti. Ma anche la Vela di Calatrava, il Gazometro, e il Colosseo quadrato dell’Eur, e avranno pensato: “Sembra così vicino”.
Dopo aver osservato il panorama ci si focalizza sugli altri tetti che ci circondano, dove si notano altri temerari, che hanno scalato le vette dei loro condomini. Sui tetti fanno jogging (ecco dove sono finiti i runner!), prendono il sole, fanno una breve passeggiata, e si godono le prime giornate di una primavera che si rischiava di poterla solo osservare dalla finestra.
Qualcuno ha trasferito il suo ufficio sul tetto. Non è difficile osservare persone in maniche di camicia, con la testa china sui loro portatili, poggiati su sedie di plastica, messe lì per l’occasione.
C’è anche chi ha avuto un incontro ravvicinato con i propri condomini, gli stessi che quando aspetti l’ascensore speri di non incontrare. In questi tempi però, vedere una faccia diversa da quella dei propri parenti, o semplicemente diversa dalla propria, fa piacere, e in alcuni casi sono nate delle amicizie.
La terrazza è diventata anche un luogo di trasgressione delle regole. In occasione della Pasquetta, non sono stati pochi i barbecue organizzati in cima ai palazzi, violando così il divieto di assembramento.
In Liguria una coppia di amiche ha trovato il modo per allenarsi, giocando a tennis usando le rispettive terrazze come metà campo.
Chissà se, con la ripresa della normalità, le porte in ferro che danno l’accesso alle terrazze condominiali torneranno a essere chiuse, o se, ora che le abbiamo riscoperte, non riusciremo a fare a meno di loro.