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Esclusiva

Maggio 19 2022
Abbiamo due impronte digitali

Sree Sreenivasan fa visita alla redazione di Zeta con tre lezioni dedicate al mondo dei social media

«I social media mi hanno salvato la vita»

La vita di Sree Sreenivasan era meravigliosa. Il suo lavoro era soddisfacente, interagiva con professionisti, un ottimo team che coordinava al Metropolitan Museum of Art (MET) in una delle città più belle del mondo: New York. Tutto andava per il meglio.

Un giorno una telefonata. «Sree devi lasciare il MET». Game over.

Sree Sreenivasan prende il telefono. Frustrato, apre Facebook che gli chiede ‘a cosa stai pensando?’. Penso che ho bisogno di aiuto. E lì cambia tutto.

Sreenivasan non poteva immaginare che da un semplice post centinaia di persone lo avrebbero aiutato e sarebbe arrivato dov’ è oggi: CEO & cofondatore di Digimentors.group, Professore di innovazione digitale alla Stony Brook University.

Chi è Sree Sreenivasan?

Per tre giorni Sree Sreenivasan fa visita alla redazione di Zeta per una serie di lezioni tutta incentrata al mondo dei social media e come applicarli al mondo del giornalismo nella maniera più funzionale possibile.

Sreenivasan è uno che sa tenere una classe e sa leggere le persone. Entra in redazione sorridente, uno zaino su una sola spalla e una camicia coreana con ghirigori floreali. Dà un rapido sguardo alla classe e percepisce subito la stanchezza delle sei ore trascorse dietro un computer e il suo primo consiglio è «alziamoci e stiracchiamoci». Una totale novità per l’approccio accademico e distaccato italiano.

Sree interagisce, accetta domande, fa battute, ma soprattutto crea subito un legame diretto con ognuno dei presenti «questi sono tutti i miei contatti: facciamo rete, colleghiamoci, connettiamoci». Un vero maestro della comunicazione personale e digitale.

«Esistono due tipi di impronte: quella fisica e quella digitale. In questo corso cercheremo di imparare come farle interagire in maniera efficace»

L’ABC dei social è semplice «siate sempre ricaricati (caricate i vostri device), connessi e collegati” (Always Be Charging, Collecting, Connective). Sui social bisogna essere generosi, presenti, costanti per cercare di creare una comunità. «Condividete le cose che fate con le persone a cui tenete di più: create una rete in cui tenete aggiornati i vostri amici su quello che fate» che possa essere una newsletter, un gruppo WhatsApp o un blog.

«É importante saper conquistare la più scarsa risorsa che esiste oggi giorno: l’attenzione delle persone». Un consiglio importante, certo, ma ancora più istruttivo è quello che Sree fa dopo: questa frase è stata detta dal giornalista Leslie Frank Hinton sul Wall Street Journal. «Twittatelo: ditegli che siamo qui a Roma a parlare di lui». Alcuni studenti lo fanno e subito c’è una risposta, un tweet, una ricondivisione: un legame.

Sui social bisogna essere semplici «l’esser chiari è il nuovo essere intelligenti.» E bisogna esserlo anche visivamente usando buone immagini, curando il proprio profilo specificando le informazioni chiave su sé stessi.

Il lato oscuro dei social media

Essere sui social e seguire queste regole non è semplice. Lo è ancor meno se si pensa a quanto si venga giudicati sui social. Molte volte, in negativo.

«Quasi tutto quello che pubblicate sui social non sarà visto dalle altre persone… a meno che non sia un errore.» Questa legge non scritta prova che il generale l’attenzione mediatica delle persone ricade più facilmente sugli errori, sui refusi, sulle frasi sbagliate dette nel momento sbagliato «Una signora una volta scrisse su Facebook ‘sto per entrare in aereo per andare in Africa. Spero di non prendere l’AIDS’. Spense il telefono e all’atterraggio, dopo 14 ore di viaggio’ aveva perso il lavoro: il post era arrivato fino alle orecchie del suo capo.» Sree sorride «guardate i vostri post/tweet attraverso gli occhi del vostro capo.».

Inoltre, Sreenivasan conferma che l’algoritmo di social come Facebook tendono a dare più spazio ai contenuti di hate speech e portano grande dibattito e discordie. Per questo è importante avere le competenze adatte a usare i social media nella maniera più appropriata.

I consigli di Sree

Abbiamo due impronte digitali

Sree e dopo tutti questi consigli? «Scollegatevi dai social e leggete un bel libro».

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