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Esclusiva

Giugno 7 2022
Una non-autobiografia

Stradario aggiornato di tutti i miei baci di Daniela Ranieri, pubblicato da Ponte alle Grazie, è candidato al premio strega 2022

A dispetto del titolo del libro, in quasi settecento pagine, i baci sono presenti solo in una minima parte. Per il resto, l’autrice racconta (in maniera più o meno veritiera) il suo mezzo secolo di vita.

Stradario aggiornato di tutti i miei baci (Ponte alle Grazie, 2021) è l’autobiografia della giornalista romana Daniela Ranieri. Come fece lo scrittore Italo Svevo, dice però che non è la sua.

Due potrebbero essere le ragioni che spingono a leggere un’autobiografia: la voglia di scoprire una vita diversa e sconvolgente oppure, al contrario, la necessità di ritrovare le proprie esperienze e sentirsi meno soli. Daniela Ranieri non ha un’esistenza piena di avvenimenti strani, ma la sua vita comune potrebbe rendere attraente l’opera a un pubblico ampio in grado di riconoscersi in lei.

Il romanzo è arrivato tra i finalisti al Premio Campiello 2022 ed è stato incluso tra i dodici candidati al Premio Strega 2022. A proporlo per quest’ultima competizione è stata Loredana Lipperini, giornalista per le pagine culturali di La Repubblica e conduttrice Fahrenheit su Radio Tre, dicendo che «la sua levatura letteraria lo rende più che degno di concorrere per l’assegnazione del Premio».

Il titolo può trarre in inganno, non è un romanzo rosa. Pagine e pagine sono dedicate a riflessioni dell’autrice sui temi più vari e disparati: vita, morte, animali, religione, famiglia, presi da soli o correlati fra loro. Largo spazio è dedicato all’introspezione, più che all’azione o alla narrazione degli eventi: ogni volta che al lettore viene raccontato qualcosa è in realtà per dare la possibilità all’autrice di esporre le sue riflessioni filosofiche su quell’argomento. Riflessioni che non sempre il lettore può trovarsi a condividere e che lo potrebbero indispettire a tal punto da smettere di leggere. Come, per esempio, il suo parere «anti-femminista» sugli uomini che ci provano con le donne anche se queste hanno detto di non essere interessate: «Solo chi insiste è un uomo. Nella mia magna charta sentimentale, è scritto che se un uomo si scoraggia di fronte al mio primo rifiuto non è virile, è un vanesio in cerca di conferme che si autoelimina. Lo so, è primitivo; e anti-femminista. E sia». Questo, più di ogni altra cosa scritta, aiuta a tratteggiare il ritratto di Daniela Ranieri come una donna che non si cura dell’opinione altrui e che mantiene fede ai suoi valori, contro tutto e tutti.

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