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Esclusiva

Gennaio 31 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Febbraio 15 2023
Splash, Colapesce e Dimartino ci riprovano con l’Intelligenza Artificiale

Come per l’altra partecipazione a Sanremo, un cortometraggio scherzoso anticipa l’apparizione al Festival. Andrà bene anche questa volta?

A precedere il debutto di Colapesce e Dimartino sul palco dell’Ariston, nel 2021, era stato il cortometraggio “I mortali”. Nel video i due cantautori siciliani, ironicamente, spoileravano la classifica finale dell’edizione di Sanremo cui si apprestavano a partecipare, grazie a una presunta anteprima spifferata da poteri forti e massonerie varie. Per loro pronosticavano un dignitoso quinto posto, ma in realtà andò meglio. La canzone con cui parteciparono, “Musica leggerissima”, si piazzò quarta, vinse il premio della critica e riscosse grande successo, fino a vincere cinque dischi di platino e diventare il tormentone di quella primavera ancora segnata dalla pandemia. E ora che torneranno a Sanremo con un brano intitolato “Splash” – per tradizione, marketing o scaramanzia –  non poteva mancare un nuovo corto da ridere, mentre si preparano al debutto anche come attori di cinema. I due amici Antonio (Dimartino) e Lorenzo (Colapesce) hanno scritto, interpretato e musicato un film, in uscita il prossimo 20 febbraio, intitolato “La primavera della mia vita”.

Finto complottismo e trame oscure non mancano nemmeno nel nuovo corto, con la novità dell’intelligenza artificiale. Simile a quelli delle vere fake news, “Tutta la verità sul festival di Sanremo” è il titolo del video, che è ambientato al S.U.C.AI, Sanremo Underground Corporation Artificial Intelligenze. Certo il posto è immaginario, l’umorismo siciliano invece è tangibile. In pratica, Colapesce dice di avere investito tutti i loro diritti SIAE in un nuovo software in grado di svelare i partecipanti a Sanremo fino al 2050. Dimartino non ci crede e l’altro lo obbliga a provare. Nel 2049 ci sarebbe Mohamed Meloni, che viene presentato come figlio dell’attuale presidente del Consiglio, mentre nel 2024 – «l’anno dei duetti» –  Iva Zanicchi feat Salmo, 883 con Luigi Di Maio ed Elettra Lamborghini insieme a Samantha Cristoforetti. Il cameo, come l’altra volta, è per il vincitore dell’edizione precedente. Allora Diodato, questa volta Mahmood, che svela l’arcano. Quello che si finge Colapesce in verità è un robot che convince Dimartino a piegarsi alle intelligenze artificiali per scrivere canzoni, vista la scarsa creatività che imperversa sul settore.

L’autocritica alla categoria è evidente. Come lo era nel testo di “Musica leggerissima”, costruito proprio deridendo le stereotipate canzoni sanremesi, dalle «parole senza mistero: allegre, ma non troppo». «Dammi un po’ di musica leggera nel silenzio assordante, per non cadere dentro al buco nero che sta ad un passo da noi» cantavano i due sul palco di un Ariston senza pubblico e con i musicisti dell’orchestra debitamente mascherati di FFP2. A rincarare la dose, il video strepitoso della canzone che parte come una vera presentazione al Festival e prosegue con il presentatore che sventa il suicidio dalla balconata, come Pippo Baudo nell’edizione del ’95, episodio sul quale non si sono mai sciolti i dubbi sulle accuse di messinscena per fare audience. Nei video, insomma, i due amici Antonio e Lorenzo puntano tutto su surrealtà e leggerezza. Insieme a loro il regista emergente Zavvo Nicolosi, che ha diretto tutti i loro cortometraggi e debutterà sul grande schermo proprio con il loro film “La primavera della mia vita”. Ma intanto c’è Sanremo e vedremo se il video di Splash riuscirà a replicare il successo di quello di “Musica leggerissima” nel 2021. Canzone permettendo, è ovvio.

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