Esclusiva

Maggio 3 2023
Un Comicon (quasi) da scudetto

Calcio e Winx caratterizzano la ventitreesima edizione della fiera del fumetto di Napoli alla Mostra d’Oltremare

La ventitreesima edizione del Comicon di Napoli ha segnato il tutto esaurito quattro giorni di fila, anche se il pomeriggio del 30 aprile non sembrerebbe così. La Mostra d’Oltremare ha cominciato a svuotarsi quando l’Inter ha iniziato a vincere contro la Lazio, alcuni visitatori hanno preferito andarsene per evitare i tifosi nello stadio Maradona e strade circostanti che si aspettavano di festeggiare il terzo agognato scudetto del Napoli. Prevenire i problemi di viabilità tra la fiera del fumetto e la sfida Napoli-Salernitana aveva spinto l’amministrazione a posporre la partita di un giorno. Alla fine, i festeggiamenti per la vittoria degli azzurri non ci sono stati, ma il Comicon è tornato per la giornata conclusiva il primo maggio.

I COSPLAY

Da venerdì 28 aprile al lunedì successivo, un’area di Fuorigrotta, nel capoluogo campano, è diventata parte del Giappone. Il maltempo intermittente non ha scoraggiato gli appassionati che hanno affollato i padiglioni e i giardini della Mostra. «La mia prima volta al Comicon fu nel 2015, però venni in borghese, poi dal 2016 ho cominciato a fare diversi cosplay, cambiando ogni anno, da Jigsaw a Trump a Joker, ho fatto un po’ di tutto» ricorda un cosplayer «travestito da Joker di Joaquin Phoenix. Ho comprato il vestito e la maschera su Amazon. I tempi di spedizione per avere tutto sono stati tra venti giorni e un mese». Joker conversa animatamente con il personaggio in piedi accanto a lui, Wolverine, «la versione dei primi film degli X-Men, anni 2000». Il cosplayer di Hugh Jackman racconta il processo di realizzazione del costume: «Quanto tempo ho impiegato? Poco, questo l’ho comprato, come gli artigli, i capelli me li ha fatti il barbiere, quindi, se vogliamo sommare i tempi di spedizione e l’acconciatura, una settimana per la spedizione e mezz’ora per i capelli, e la barba cresce da sola, quindi tutto ok. La mia prima volta in cosplay al Comicon è stata nel 2015, sempre Wolverine però un’altra versione, mentre in assoluto vengo dal 2013».

Non solo supereroi Marvel, tra gli eventi più attesi c’era la proiezione in anteprima di The Flash, film sul personaggio della DC in uscita a giugno per Warner Bros. La stessa casa di produzione dei lungometraggi a cui appartiene la coppia fermata da grandi e bambini, ammaliati dalle riproduzioni fedeli dei costumi, per chiedere una foto. «Io rappresento Albus Silente il preside della scuola di magia di Hogwarts. Come Silente è la prima volta al Comicon, come altri personaggi no, ci siamo già stati negli anni passati» dice l’uomo, che insieme alla donna fa parte da anni di un’associazione di Bracciano, la Giratempo, che porta in giro per l’Italia tutti i personaggi della saga di Harry Potter. Lei è vestita da Rita Skeeter e per realizzare il cosplay ha impiegato «all’incirca tre mesi. Il vestito me l’ha prestato un amico e poi ho dovuto apportare alcune modifiche. Comprare a parte la pelliccia, modificarla, fare il collo e i manicotti, ho dovuto modificare i bottoni e stringerlo un po’ perché era una 42 e mi stava troppo larga».

I cosplay di gruppo non sono rari. «Siamo vestiti da un Peter Papà e Trilli Mammà». Un Peter Pan non più bambino presenta il duo che compone con sua moglie. «Ovviamente siamo overage, siamo avanti con gli anni, però siamo affezionati del Comicon e veniamo ogni anno dalla prima edizione. Cambiamo costume ogni anno, normalmente non come i nostri ragazzi che ci mettono mesi, noi in una settimana cerchiamo di realizzare tutto, prendiamo un po’ a destra, un po’ a sinistra».

Sulle fiere del fumetto italiane leggi anche: Fate, dragoni e dèi: la favola del Romics

IL MAGISTER

Il fumettista Giorgio Cavazzano è il magister dell’edizione, a lui era dedicata Galassia Cavazzano, la prima mostra nel padiglione uno, e lui ha disegnato la copertina variant di Topolino, azzurra con Amelia e un pallone da calcio, dedicata allo scudetto del Napoli. La prospettiva della vittoria era evidente passeggiando nei vari padiglioni, accanto a personaggi giapponesi, c’erano tifosi con magliette dei calciatori azzurri e sventolavano bandiere con il numero tre.

LE WINX

Tra gli stand più affollati c’è quello delle Winx, il cartone italiano che celebra vent’anni nel 2024, in cui è possibile fare il test per scoprire che fata si è e farsi fotografare con le ali ad Alfea. Una cosplayer, che frequenta il Comicon dal 2010 e che per questa edizione è vestita da Bloom, racconta che il suo costume «è tutto su commissione, l’ha fatto una ragazza bravissima. Mentre la parrucca l’ho presa e l’ho acconciata io, ma nemmeno tanto, perché è molto naturale l’acconciatura».

Il creatore di Winx, Iginio Straffi, ha incontrato i fan in un evento, in una sala gremita di adulti, molti vestiti da Winx, e con qualche ragazzino. Ha parlato della serie, alludendo ai progetti futuri e in lavorazione, e ha annunciato che per il reboot nella nona stagione c’è «voglia di raccontare una storia che non parli solo ai bambini, sarà una storia più drammatica e emozionale, come quelle che avete amato anni fa».

BERGAMO

La particolarità di quest’anno è che il Comicon avrà una doppia edizione, come il Romics, dal 23 al 25 giugno, ma in un’altra città, a Bergamo, nominata Capitale italiana della Cultura 2023 insieme a Brescia. L’annuncio non è stato accolta in maniera totalmente positiva sui social, alcuni utenti hanno fatto notare che al Nord ci sono già numerose fiere del fumetto e non è necessario che il Comicon, la più grande del Sud, lasci la città per cui è famoso. Alla fine della ventitreesima edizione, c’è chi si lamenta dell’organizzazione, degli eventi saltati e degli ospiti poco conosciuti (qualcuno ipotizza che potrebbero esserci nomi più interessanti sul programma di Bergamo), come dimostrano i commenti sotto il post conclusivo dell’edizione sulla pagina Facebook del Comicon. C’è anche chi si è divertito molto e ringrazia la fiera per le belle giornate appena passate.