Esclusiva

Maggio 11 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Maggio 10 2023
“Se mi ricordo… ti sposo”: l’ironia vince al teatro De’ Servi di Roma

Intervista a Mirko Cannella, doppiatore e attore membro della compagnia teatrale “I Pezzi di Nerd”

Ironico e divertente, spumeggiante e dinamico: al teatro de’ servi di Roma trionfano i Pezzi di nerd con il loro esilarante spettacolo “Se mi ricordo ti sposo”.

«Abbiamo scritto lo spettacolo nel 2018 e lo abbiamo portato in scena nel 2019. Per ovvi motivi è saltato lo spettacolo del 2020 e ora siamo tornati dopo tre anni» afferma Mirko Cannella, doppiatore, attore e membro della compagnia teatrale. Un grande ritorno che è ripartito da Torino e resterà a Roma fino al 14 maggio 2023.

«A novembre porteremo lo spettacolo a Milano, mentre tra qualche giorno debuttiamo con il nostro nuovo spettacolo a Palermo dal titolo “Vorrei incontrarti tra 30 anni”».

La trama di “Se mi ricordo ti sposo”

«In “Se mi ricordo ti sposo” interpreto Andrea, uno dei protagonisti della commedia. Due promessi sposi, Andrea e Liliana, stanno per convolare a nozze. Due giorni prima del matrimonio Andrea va all’addio al celibato assieme ai suoi due migliori amici Guglielmo e Alfonso. Uscendo dal night club, Andrea viene investito da una macchina e perde la memoria: non ricorda più nulla dai suoi 18 anni in poi. Dunque, non ricorda neanche la sua futura moglie. Gli amici cercheranno in tutti i modi di nascondere la verità. Andrea riavrà indietro la sua memoria?»

L’espediente narrativo è originale e dalle note surreali che accompagnano l’ironica messa in scena. Inequivocabile la chimica e l’energia che si respira tra i protagonisti dell’opera: si nota che sono compagni di vecchia data e il pubblico ride con loro, proprio come ad un raduno tra amici.

Sebbene la parte centrale dello spettacolo risulti più lenta rispetto al resto, “Se mi ricordo ti sposo” è una rappresentazione energica ed esplosiva. Una risata dopo l’altra lo spettatore è accompagnato nella visione, coinvolto, inoltre, sin dal primo secondo di spettacolo.

Anche in questo, infatti, si nota il passato da cabarettisti de “I pezzi di nerd”: la quarta parete scenica è rotta sin da subito, inserendo gli stessi spettatori all’interno di alcune gag comiche. Accattivante e dinamico.

I pezzi di nerd

«Ho conosciuto “I pezzi di nerd” al teatro Golden di Roma. Eravamo compagni di accademia e spesso ci rimproveravano perché facevamo troppo casino in classe per fare battute e così abbiamo creato una compagnia chiamandoci “I pezzi di nerd”, con la N mi raccomando!» scherza Mirko Cannella.

«Sono 11 anni che stiamo assieme. Abbiamo cominciato con il cabaret, nelle piazze e nei teatri minori. Ora siamo cresciuti e stiamo recitando anche in teatri più importanti. Per essere una compagnia di quattro sconosciuti è veramente un grande orgoglio».

“Se mi ricordo ti sposo” – I pezzi di nerd

La figura del doppiatore-attore

Mirko Cannella non è solo un giovane attore, ma un lanciatissimo doppiatore famoso per molti ruoli che hanno grande successo con la piattaforma Netflix come Rio de “La casa di carta”, Billy di “Stranger Things” o Jughead di “Riverdale”.

«Ho cominciato quando avevo 12 anni. Per migliorare il mio lato attoriale, visto che un doppiatore deve essere un “doppio” “attore”, appunto, a 14 anni ho cominciato a fare vari corsi di teatro e finita la scuola ho iniziato l’accademia dove ho conosciuto i pezzi di nerd».

Mirko vive una vita con due percorsi in parallelo, senza privarsi mai né del suo lato attoriale, né del suo lato da doppiatore. «Sarebbe come scegliere tra mamma e papà!» scherza.

Anche i social hanno aiutato il successo di Mirko. La sua pagina Instagram conta quasi 43 mila followers, mentre su TikTok sono 214 mila. Moltissimi ragazzi gli chiedono ogni giorno videomessaggi e saluti con le varie voci che interpreta o consigli su come iniziare una carriera da attore o da doppiatore.

«Studiare e rimboccarsi le maniche sono i miei consigli per i giovani. È una carriera difficile, senza dubbio, è forse creare una propria compagnia può essere un buon modo per farsi strada da soli».

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