Esclusiva

Febbraio 7 2025
AMA il prossimo tuo

Le mosse della municipalizzata e di Roma Capitale per evitare il disastro dei rifiuti durante l’Anno Santo

«Fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra», scriveva nel 2015 Papa Francesco nella sua enciclica Laudato si’, dedicata all’ecologia. Il 24 dicembre Bergoglio ha inaugurato il Giubileo in una città che è ancora lontana dal risolvere i suoi problemi ambientali. Proprio l’Anno Santo, però, potrebbe essere il trampolino per un cambiamento.

Molti riflettori sono puntati su Ama, la municipalizzata di Roma Capitale incaricata della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Dopo le difficoltà nei primi due anni del sindaco Roberto Gualtieri, nel 2024 la situazione sembra essere migliorata. I 400 milioni di tonnellate di rifiuti in più previsti ogni giorno (un aumento di circa il 9%) potrebbero vanificare gli sforzi dell’amministrazione. Il Campidoglio si è affidato alla collaborazione di ditte private e Roma nell’ultimo anno si è riempita di furgoncini con la scritta “Servizio reso per conto di AMA S.p.A.”. Una soluzione inizialmente presa in considerazione anche per il Giubileo. Era stato varato un bando da 13 milioni di euro per 500 interventi, ma da Ama spiegano che «la riorganizzazione aziendale, con l’innesto progressivo anche di 373 nuovi mezzi, ha messo in secondo piano tale possibilità».

Non è escluso del tutto il ricorso ad esterni nel corso dell’anno, ma per adesso la municipalizzata è convinta di farcela con le sue forze, a cui si sono aggiunti 250 addetti a tempo determinato per il 2025. Un provvedimento che non è piaciuto ai sindacati: «Riteniamo fermamente che non si possa pensare di affrontare il Giubileo con la precarietà, occorre, invece, una visione d’insieme per un vero piano di assunzioni», aveva scritto ad agosto la Fp Cgil. L’azienda, però, ribadisce che questi nuovi precari «sono solo l’ultimo tassello di un progetto più ampio e strutturato varato nel 2024 che ha puntato prioritariamente su assunzioni – circa 1200 – a tempo indeterminato».

Servirà anche un particolare sforzo per evitare intoppi nella fase di smaltimento, da sempre il collo di bottiglia del ciclo dei rifiuti a Roma. Incendi nei centri di raccolta, di cui l’ultimo a ridosso del Natale 2023, hanno messo in ginocchio la città negli scorsi anni. In attesa del termovalorizzatore – e di altri 4 impianti, due per l’organico e due per plastica e carta, di prossima realizzazione -, da Ama fanno sapere di essersi attivati per tempo e che «il surplus di materiali previsto sarà ripartito nei siti – non di proprietà del comune – già contrattualizzati».

La pianificazione di lungo termine di un’amministrazione che vuole sfruttare l’anno giubilare e non subirlo. Previste anche soluzioni ad hoc anche per il centro storico e le aree di maggior attrazione religiosa, che saranno coperte con «presidi potenziati e task force dedicate per garantire il massimo del decoro», dicono da Ama, «il tutto coordinato dalla nuova Control Room, in grado di monitorare i servizi di igiene urbana in tutti e 15 i municipi 7 giorni su 7 h24». Una strategia che ha suscitato qualche dubbio su come verrà gestita la raccolta nei quartieri periferici, visto il concentramento di sforzi in queste zone sensibili. L’azienda, però, ha fiducia nel progetto delle “AMA di municipio”, «un’articolazione su base municipale che permette di calibrare i servizi in modo più capillare in modo da rispondere alle diverse esigenze dei singoli territori»

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