Esclusiva

Aprile 15 2025
Il teatro indipendente in scena a Roma con “inCorti”

“inCorti” da Artemia: festival teatrale vivo e condiviso. A Roma tre giorni di arte performativa indipendente

C’è una fucina creativa nel cuore del quartiere Magliana, a Roma, che da dodici anni accoglie, promuove e sostiene il teatro in tutte le sue forme: è il Centro Culturale Artemia, casa dell’arte performativa indipendente e palcoscenico per giovani autori, attori e registi. E anche quest’anno, per la nona edizione, torna con la sua rassegna più amata: “inCorti – Festival Nazionale di Corti Teatrali”, che dall’11 al 13 aprile mette in scena quindici spettacoli selezionati da una rosa di oltre quarantacinque proposte arrivate da tutta Italia.

Mariapaola Canepa, direttrice artistica del Centro Culturale e ideatrice della rassegna, presenta così il progetto: «inCorti nasce dal desiderio di dare spazio concreto a chi ha qualcosa da dire, offrendo agli artisti un palco, un pubblico e la possibilità di confrontarsi in modo autentico. Vogliamo che il teatro torni ad essere un luogo vivo, collettivo, necessario».

Tre serate – venerdì 11 e sabato 12 aprile alle 21, domenica 13 alle 17 – per assistere a cinque corti a sera, in un crescendo di suggestioni, tematiche, stili e visioni sceniche. A conclusione, la premiazione finale con l’annuncio dei vincitori. Il gran finale sarà la Serata di Gala venerdì 18 aprile, in cui i corti premiati torneranno in scena.

Il format è essenziale e coinvolgente: ogni corto ha una durata massima di 15 minuti, massimo quattro attori in scena, e totale libertà espressiva. Ogni gruppo porta con sé la propria regia tecnica e il proprio fonico, ma è il Centro Culturale Artemia ad accogliere, coordinare e garantire una cornice professionale e partecipata, grazie anche a uno staff composto da artisti, ex partecipanti e collaboratori cresciuti proprio in questo spazio.

Il pubblico è parte attiva: non solo spettatore, ma giurato a sua volta. Potrà infatti esprimere la propria preferenza per attribuire il Premio Speciale del Pubblico, che garantisce al vincitore la possibilità di tornare in scena durante la stagione teatrale 2025/26 con la versione integrale dello spettacolo, ricevendo il 70% dell’incasso.

Importanti anche i premi assegnati dalla giuria ufficiale, composta da sei professionisti del settore: tra loro Pierre Bresolin, Chiara Casarico, Giovanni Palmieri, Sissi Corrado, Andrea Alessio Cavarretta e Mariapaola Canepa, direttrice artistica di Artemia e ideatrice della manifestazione. In palio: Miglior Testo Originale, Miglior Attore, Miglior Attrice e soprattutto il Premio Miglior Spettacolo, che garantirà al vincitore l’inserimento nella stagione 2025/26 sia di Artemia che del Teatro Serra di Napoli, in virtù della collaborazione artistica tra i due spazi. Anche il Premio Serra, a sua volta, porterà a Roma il vincitore del concorso partenopeo, in un circuito virtuoso di scambio e visibilità.

A condividere il palco durante la serata d’apertura, “Exito!”, “Doppio Gioco”, “Reset”, “Hate Speech”. Dalla Toscana arriva “Un0”, produzione del collettivo pratese Quinta Eride, firmato da Francesca Vannini, che porta sul palco una performance multidisciplinare fuori dagli schemi, con elementi drag, vocalità, danza e corpo in un mix folgorante che cattura il pubblico. «Interpretare un testo scritto da sé è catartico. Scrivo perché lo necessito, cerco di veicolarmi attraverso la rappresentazione teatrale»», spiega l’attore e autore di “Reset”, Antonio D’Alessandro, napoletano.

Il vero valore della rassegna sta nella pluralità delle voci e nella possibilità concreta di confronto tra artisti e pubblico. Artemia è un luogo dove il teatro è esposto “a vista”, anche nei suoi cambi scena, dove tutto è trasparente e condiviso. “inCorti” non è solo un festival. È una comunità, un laboratorio vivo, un’opportunità concreta per chi sceglie il teatro come forma di verità.