Esclusiva

Maggio 9 2025
L’ “Habemus Papam” tra le mani dei fedeli

L’edizione straordinaria dell’Osservatore romano raccontata dal suo direttore Andrea Monda

«Dopo l’elezione siamo usciti con un’edizione straordinaria, che è l’Habemus Papam» racconta Andrea Monda, direttore dell’Osservatore Romano.

Il giorno dopo l’elezione del nuovo Pontefice Leone XIV, è un momento forte per il quotidiano della Santa Sede «perché è un momento storico per la Chiesa» spiega Monda.

osservatore romano leone XIV

Le prime copie, distribuite dai volontari in Piazza San Pietro subito dopo la nomina, sono andate a ruba: «Le persone hanno assalito, nel senso buono del termine, i nostri collaboratori». 

Il giornale sta realizzando anche le copie nelle 7 diverse lingue in cui stampa: «Roma è Caput Mundi e, in questo caso, piazza San Pietro. In questi giorni mi sono chiesto cosa attirasse gli occhi di tutto il mondo sullo stato più piccolo del mondo, che sta facendo questo strano rituale che è il Conclave» dice il direttore

Per Monda la risposta a questa domanda è in un dialogo tra Papa Paolo Sesto e lo scrittore italiano Giuseppe Prezzolini: «Il Pontefice gli scrisse “Lei è un uomo lontano dalla Chiesa. Che cosa deve fare la Chiesa per raggiungere quelli che sono lontani?”. Prezzolini gli rispose: “Scegliete persone buone e umili. Di colte e intelligenti ce ne sono già tante ma quelle non attirano. La bontà attira“».

Secondo il direttore, il centro pulsante della Santa Sede «produce onde positive di speranza, che è quello di cui ha bisogno la gente. Si attente un’autorità morale mondiale perché il resto è desolante».