Esclusiva

Maggio 14 2025.
 
Ultimo aggiornamento: Maggio 15 2025
In Aula Meloni litiga con Schlein. Espulso Magi vestito da fantasma

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è tornata a Montecitorio, secondo round dopo il premier-time di mercoledì scorso al Senato

C’era chi si aspettava scintille. E il ritorno a Montecitorio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo round dopo il premier-time di mercoledì scorso al Senato, in effetti non è avvenuto senza parentesi sopra le righe. La più degna di nota, l’apparizione del leader di +Europa Riccardo Magi che, vestito da fantasma per denunciare il governo accusato di silenziare i referendum dell’8 e 9 giugno, è stato subito espulso. Si è parlato anche di questo oggi alla Camera, durante un question-time il cui focus si è spostato tra Gaza, sanità e piano di riarmo europeo.

Sul Medioriente è intervenuto in modo piuttosto duro, rabbioso, il deputato di Avs Angelo Bonelli, che ha attaccato la premier accusandola di non avere “il coraggio di condannare il governo di Israele”, nonostante, ha detto, “a Gaza sia morta l’umanità”. Bonelli ha incalzato la premier dando qualche cifra: “Sono stati assassinati oltre 50 mila palestinesi, tra cui 18 mila bambini. Eppure finora il governo italiano non ha condannato gli orrori di Netanyahu. È in grado oggi di farlo? È disposto a imporre sanzioni come quelle adottate contro la Russia? Ritirerà l’ambasciatore? Riconoscerà lo Stato di Palestina?”.

Meloni ha ribadito la posizione dell’esecutivo: “A Gaza – ha detto – la situazione è sempre più drammatica e ingiustificabile. Non condividiamo molte scelte del governo israeliano”. Tuttavia, Meloni ha sottolineato che “Israele ha risposto a un disegno preciso di isolamento voluto dai terroristi”, e ha confermato l’impegno italiano per la cessazione delle ostilità, il rilascio degli ostaggi israeliani e l’avvio di un processo verso la soluzione dei due Stati. Nessuna apertura però sull’eventualità di un richiamo dell’ambasciatore: “Non è intenzione dell’Italia ritirare l’ambasciatore italiano in Israele”, ha concluso la premier.

Dopo Bonelli e la parentesi “paranormale” di Magi, è toccato al quesito di Italia Viva che – con l’onorevole Maria Elena Boschi – ha interrogato Meloni sulle riforme da adottare per fronteggiare l’attuale congiuntura economica. I dati “conseguiti dall’Italia”, ha detto la premier, “sono molto positivi in una situazione che a livello internazionale sappiamo essere molto complessa . “Sapete che non ho mai reputato lo spread un totem” ma “oggi è sotto i 100 punti”, cioè “i titoli di Stato italiani vengono considerati più sicuri dei titoli di Stato tedeschi, penso che una riforma importante che ha fatto questo governo sia stata quella della serietà, della fine delle politiche dei bonus utili per il consenso ma dannose per economia e lavoratori”, le parole di Meloni.

Da qui, la replica di Boschi: “Lei sta continuando a mentire agli italiani, non siamo più autorevoli in Europa e lei ha citato i dati sui mercati finanziari che non sono merito suo ma si dimentica della difficoltà che si avvertono nei mercati rionali perché il potere di acquisto non è aumentato, lo chieda a un pensionato, l’unica cosa che è invariata è la sua arroganza perché lei cerca solo di vincere il duello mediatico con le opposizioni e non dà risposte” ai problemi degli italiani.

In ultimo, è toccato alle interrogazioni più attese, quelle del leader del M5S Giuseppe Conte e della segretaria dem Elly Schlein. Il primo ha dato battaglia sul riarmo europeo con il canonico appello a non proseguire nel sostegno a tale piano e di destinare le relative risorse alla coesione economica e sociale. “Onorevole Conte – la risposta di Meloni – sono molto affascinata da questa sua travolgente passione antimilitarista che nessuno aveva avuto modo di apprezzare quando era presidente del Consiglio, non la ricordo con la stessa linea quando da premier ha sottoscritto in pieno Covid e con un fondo sanitario nazionale con 18 miliardi di meno rispetto a oggi l’aumento delle spese militari. Non è la stessa persona – ha aggiunto ironicamente la premier – sarà stato uno dei tanti altri Giuseppi che abbiamo visto in questi anni”. “Continueremo a mantenere gli impegni, anche i vostri perchè siete stati voi a mettere la firma per aumentare le spese della difesa al 2%”.

Poi, prima dell’interrogazione finale, l’intermezzo polemico della premier contro le opposizioni, con riferimento anche all’apparizione di qualche minuto prima di Magi vestito da fantasma. «Penso che rispetto all’Italia che raccontate voi il giudizio vada chiesto ai cittadini e penso che i cittadini vedano un cambio di passo, una linea più chiara – le parole di Meloni – Un cambio di passo anche rispetto al variegato mondo delle opposizioni che, quando è al governo fa delle riforme e quando è all’opposizione fa i referendum perché vuole abolirle. Penso che gli italiani vedano che noi abbiamo una linea chiara di politica economica».

In ultimo, è toccato all’intervento della leader del Pd Schlein sul diritto alla salute: «La sanità pubblica è al collasso, liste di attesa al collasso. Mancano 30 mila medici, 70 mila infermieri, la migrazione sanitaria da sud a nord è aumentata. Voi avete portato la spesa sanitaria al minimo storico dagli ultimi 15 anni, le ho portato un grafico. Avete fatto un decreto fuffa senza risorse sulla lista d’attesa. La mia domanda è semplice: perché state smantellando la sanità pubblica italiana?», ha chiesto la segretaria dem brandendo i fogli con grafico e cifre. La risposta della presidente del Consiglio: «E’ difficile confrontarsi con qualcuno che per fare propaganda è costretto a mentire.  In Italia quali sono le priorità e come si deve operare sulla sanità è deciso dal Piano sanitario nazionale e l’ultimo è stato scritto nel 2011, era un governo di centrodestra, siete stati al governo 10 anni e non avete non avete mai scritto un Piano sanitario nazionale e oggi ci venite a spiegare quanto sia importante la sanità? Spero che la gente capisca il gioco che si sta portando avanti».

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