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Esclusiva

Luglio 17 2020
L’umanesimo delle donne, ora una leadership femminile

Il premier Giuseppe Conte alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma per la presentazione del documento elaborato dalla task-force femminile voluta dalla ministra Elena Bonetti

«Ben venga la leadership femminile, gli uomini non hanno dimostrato di portare il mondo verso la salvazione, lasciamo spazio alle donne e avremo più garanzie di poterlo salvare». Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma le parole del premier Giuseppe Conte hanno aperto l’evento “Rinascimento dalle donne, per tutti”, in cui la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ha presentato il documento di analisi e proposta per il rilancio del Paese elaborato dalla task-force femminile da lei riunita durante l’emergenza da Covid-19.

L'umanesimo delle donne, ora una leadership femminile

Oltre alle componenti della task-force, seduti in Galleria “a distanza ravvicinata”, come proiettato sugli schermi della sala delle colonne, ci sono i ministri Lucia Azzolina, dell’Istruzione, Nunzia Catalfo, del Lavoro, Paola Pisano, dell’Innovazione tecnologica, e Alfonso Bonafede, della Giustizia.

«Ci tenevo a partecipare a questo evento. Ci confrontiamo con una sfida epocale. Dobbiamo avere l’ambizione di ripartire dalle donne e con le donne per costruire un nuovo percorso di crescita. Sono in sintonia con il lavoro che state conducendo. Buona parte di questi progetti li possiamo riassumere sotto la formula empowerment femminile». Conte dice ancora qualche parola prima di lasciare la Galleria per andare a prendere il volo per Bruxelles. «Nel divario salariale tra uomini e donne tocchiamo con mano la differenza di genere, ci sono in Parlamento delle proposte per ridurre questa disparità. Ritengo che questa battaglia possa essere condivisa da tutti. Dobbiamo essere ambiziosi, elevare l’asticella. Le donne sono un pilastro che ci consentirà di tradurre gli obiettivi in traguardi concreti».

L'umanesimo delle donne, ora una leadership femminile

Ricostruire l’Italia dopo la pandemia trasformando la crisi in opportunità, dando vita a un “Nuovo Rinascimento”. La ministra Elena Bonetti parla con entusiasmo. «Siamo chiamati a una ricomposizione dell’umanità che riconcili l’azione con il pensiero e questa fase può avere un protagonismo femminile. L’umanesimo della concretezza ha oggi in Italia il volto delle donne. La formula empowerment femminile la tradurrei come una liberazione delle donne, delle loro idee, di opportunità e sguardi per il futuro».

L'umanesimo delle donne, ora una leadership femminile

Il documento, pubblicato il 12 giugno scorso, ha individuato cinque fondamentali punti da cui partire: parità di genere e leadership femminile, lavoro più femminile e inclusivo, scienza come motore della ripresa, solidarietà per emancipare tutte e comunicazione per andare oltre gli stereotipi. Una sfida difficile, soprattutto per quelle donne che faticano a rientrare a lavoro dopo il lockdown e nella situazione poco incoraggiante già fotografata dall’Istat nel report del 2019 sull’occupazione femminile in Italia.

Per una modalità di lavoro inclusiva lo smart working è importante e «può essere d’aiuto per conciliare la vita lavorativa della donna con quella familiare ma non deve essere un modo per relegare la donna a casa» ha sottolineato la ministra per il lavoro Nunzia Catalfo.

L'umanesimo delle donne, ora una leadership femminile

La scienza, motore del “Nuovo Rinascimento”, secondo le 12 esperte della task-force, dovrà essere più inclusiva nei confronti delle donne. «Il ministro Bonetti lavora per valorizzare le materie STEM in chiave femminile ed è questo che si deve fare da quando le bambine frequentano la scuola primaria, questo significa permettere loro di avere un futuro più ampio», così è intervenuta la ministra Lucia Azzolina. E Fabiola Gianotti, direttore generale del Cern e tra le esperte della task-force, sottolinea come le donne siano molto poco rappresentate nel suo campo. «La crisi ha dato un ruolo di primo piano alla scienza, è il momento di valorizzare queste discipline per attirare più ragazze a intraprendere questi studi».