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Esclusiva

Aprile 12 2021
«Siamo in ostaggio» proteste e scontri a Roma

La manifestazione organizzata sul web dal movimento “Io Apro” degenera in violenza con la polizia. Il racconto della giornata

Non si è ancora smorzata la tensione nel centro di Roma. In Piazza San Silvestro i manifestanti – ristoratori, commercianti, partite iva e attivisti del movimento di protesta Io Apro – si sono riuniti intorno alle tre di pomeriggio con l’obiettivo di raggiungere Montecitorio. Arrivano da tutta Italia e si sono organizzati nei gruppi Facebook e nei canali Telegram creati ad hoc. A fermarli sono state le forze dell’ordine che, in tenuta antisommossa, hanno bloccato tutti gli accessi alla piazza e già da questa mattina hanno intensificato i controlli alle stazioni. Secondo alcuni manifestanti, i pullman fermati a Termini sono stati addirittura 120. La manifestazione non è stata autorizzata dalle forze dell’ordine. 

proteste a Roma

«Libertà, libertà libertà» è questo il coro che più ha accompagnato la protesta. In piazza c’erano meno di mille persone – ma dovevano essere 20mila secondo gli organizzatori – e, fino a quando il rumore assordante di una bomba carta ha fatto disperdere il corteo, la situazione è stata tranquilla. Poi i manifestanti, tra cui alcune frange estremiste, si sono accalcati: urla, bottiglie, fumogeni e oggetti contundenti lanciati con l’unico obiettivo di sfondare il cordone della polizia. Non ci sono riusciti. 

proteste a Roma

Dal fondo della piazza, nel frattempo, pochi manifestanti pacifici si lamentano della piega violenta che sta prendendo la protesta. «Noi siamo venuti in macchina dalla Campania. Pensavamo ci fosse più gente e volevamo solo lanciare il messaggio che abbiamo bisogno di lavorare, non chiediamo altro». Sono le parole deluse che un giovane ristoratore, che di certo non si sarebbe aspettato di vivere una situazione di questo genere, ha detto con le spalle al muro, mentre cercava di divincolarsi dagli scontri e dalla pioggia battente. 

«Giornalista terrorista, giornalista terrorista» si sente gridare all’improvviso dal megafono. Sembrano proprio i reporter i veri colpevoli della crisi accusati di aver seminato panico, creato eccessivo allarmismo e di essere sempre al servizio dei soliti governanti. Per la stampa infatti è stato difficile parlare con i manifestanti e farsi spiegare le motivazioni della protesta. La risposta più frequente sono stati gli insulti. 

Dopo un paio di ore di tensione in Piazza San Silvestro, il corteo si è spostato nelle vie del centro dove, ancora adesso, proseguono gli scontri. Piazza Montecitorio rimane vuota. 

proteste a Roma

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