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Esclusiva

Giugno 11 2021
«Italia-Turchia, brothers»: Roma abbraccia l’Europeo

Manca poco alla gara inaugurale tra Italia e Turchia, in programma questa sera all’Olimpico. Il racconto del pre-partita tra tifosi, bandiere e qualche bagarino

Europei itineranti, per la prima volta, e a un anno di distanza dal rinvio del 2020. È la cornice che accompagna l’inizio dei 16° campionati europei di calcio, in programma dall’11 giugno all’11 luglio. Undici i paesi coinvolti e altrettanti gli stadi impiegati, ma con forti limitazioni sui posti.

Come già avvenuto per le finali di Champions ed Europa League, solo il 25% dei posti totali potrà essere occupato e, tra questi, ci sono i famosi «sorteggiati» dagli uffici Uefa, che hanno avuto il coraggio di non chiedere il rimborso e tentare la fortuna. Rino è uno di loro: «Ci ho provato, ci ho creduto e alla fine ci sono riuscito. Con un po’ di fortuna ma tanta voglia di vedere gli azzurri e tornare allo stadio». Come lui, in tanti.

L’area attorno a piazza del Foro Italico è interdetta al traffico cinque ore prima a due oro dopo l’evento. Già dal pomeriggio è vietato parcheggiare o fermarsi nelle strade limitrofe, per permettere alle forze dell’ordine e ai 15.948 tifosi previsti una giornata di sport senza intoppi e senza troppi assembramenti.

Tante le macchie rosse di tifosi turchi con bandiere e maglie al seguito, arrivati nella Capitale già da qualche giorno. «Veni, vidi, vici», cita uno di loro, tra le risate degli amici. Poi la stretta di mano: «Italia e Turchia, brothers!».

Il clima è disteso, piacevole, ma allo stesso tempo di fermento. Il centro della città si è trasformato per l’evento, con restyling in piazza del Popolo, terrazza del Pincio, via dei Fori Imperiali e via del Corso. 98 sono le navette messe a disposizione per portare i tifosi allo stadio: partono dalla stazione metro A Cipro, da Roma Termini e da Tor di Quinto.

«Italia-Turchia, brothers»: Roma abbraccia l’Europeo
Tifosi italiani e turchi davanti allo stadio Olimpico, a poche ore dalla partita

Ma i festeggiamenti per i 60 anni dalla nascita del torneo sono partiti già nella serata di ieri, giovedì, quando in piazza del Campidoglio è stato proiettato il videomapping «Insieme sempre, una storia d’amore e di Europei». «Leva straordinaria per la ripartenza del turismo», ha detto il commissario straordinario per Euro 2020, Daniele Frongia.

E per chi non avrà la fortuna di entrare allo stadio – sprovvisto di biglietto o non sorteggiato Uefa – le opzioni sono due: bagarino o maxischermo. I primi girano attorno allo stadio e vendono i «loro» biglietti fino a 300 euro l’uno. Ma «con certezza di entrare», dicono. I secondi, meno affascinanti ma di certo legali, sono posizionati in più punti tra cui i Fori Imperiali. 12 i milioni di euro spesi per tenere in piedi l’organizzazione, 10 messi dal governo e 2 dal Comune di Roma.

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