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Esclusiva

Gennaio 7 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Gennaio 11 2023
No, non c’è una “guerra per procura” tra Stati Uniti e Russia

Controinformazione.info riporta la tesi secondo cui la guerra in Ucraina sarebbe «il risultato di un piano accuratamente costruito per coinvolgere la Russia in conflitto con il suo vicino ucraino», ma è falso.

No, non c’è una “guerra per procura” tra Stati Uniti e Russia

Medvedev: nessun negoziato con coloro che hanno mentito e barato fino ad oggi sulle loro reali intenzioni” è il titolo di un articolo pubblicato il 1 gennaio 2023 sul sito Controinformazione.info, un portale la cui redazione si presenta ai lettori come «un pugno di persone che non si accontentano delle verità di comodo dell’apparato dei media ufficiali e che operano su un percorso di ricerca e di cognizione libera di idee, concetti e di visione alternativa delle informazioni e della realtà che ci circonda».

L’articolo di Mike Whitney, di cui alla fine del testo si riporta “traduzione e nota” a cura di Luciano Lago che «dal 2013 gestisce il periodico web controinformazione.info», cita come fonte Unz.com, un sito che si definisce come «una raccolta di prospettive interessanti, importanti e controverse in gran parte escluse dai media mainstream americani». Il portale, fondato da Ron Unz, imprenditore americano conservatore, come leggiamo su Wikipedia ospita spesso contenuti razzisti e antisemiti.

All’interno dell’articolo pubblicato da Controinformazione.info si riferisce che «Putin non permetterà alla NATO di collocare il suo esercito ostile e i suoi siti missilistici al confine con la Russia». Segue un riepilogo delle dichiarazioni rilasciate dal colonnello Douglas Macgregor, secondo il quale «la guerra per procura di Washington con la Russia è il risultato di un piano accuratamente costruito per coinvolgere la Russia in conflitto con il suo vicino ucraino. Dal momento in cui il presidente Putin ha indicato che il suo governo non avrebbe tollerato una presenza militare della NATO alle porte della Russia in Ucraina, Washington ha cercato di accelerare lo sviluppo dell’Ucraina in una potenza militare regionale ostile alla Russia. Il colpo di stato di Maidan ha permesso agli agenti di Washington a Kiev di insediare un governo che avrebbe collaborato a questo progetto».

Douglas Macgregor, ex colonnello dell’esercito americano, molto vicino a Donald Trump, è attualmente in pensione e interviene spesso come opinionista e commentatore su Fox News, network americano punto di riferimento dei Repubblicani.

La “guerra per procura” di cui parla Macgregor è presente anche nelle dichiarazioni rilasciate da Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, in seguito alla visita negli Stati Uniti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky lo scorso dicembre. In quella occasione, Peskov aveva dichiarato che dall’incontro tra Zelensky e il presidente americano Joe Biden era emerso come Washington stesse conducendo una guerra per procura de facto contro la Russia e che, nel corso dell’incontro non ci fosse stata alcuna «disponibilità ad ascoltare la Russia» e «nessun appello per la pace». Una risposta, quella della Russia, all’annuncio degli Stati Uniti, durante la visita del presidente ucraino a Washington, circa l’invio a Kiev dei sistemi missilistici Patriot. Come specificato da Biden: «i sistemi Patriot saranno un asset critico per l’Ucraina nella sua difesa contro l’aggressione della Russia» e permetteranno a Kiev di «impedire gli attacchi alle infrastrutture civili». Da mesi, la Russia continua a bombardare le infrastrutture energetiche e civili ucraine lasciando la popolazione al freddo, senza luce, acqua e riscaldamento allo scopo di premere sui negoziati con l’Ucraina, alle proprie condizioni. Per Biden «i Patriot sono un sistema difensivo e non rappresentano un’escalation». Come ribadito inoltre da Zelensky, non potrà esserci alcun negoziato senza integrità territoriale.

Secondo Macgregor (e Peskov) tutte le azioni del governo ucraino sono dettate e manovrate dagli Stati Uniti: una falsa narrativa portata avanti dal Cremlino fin dall’inizio della guerra in Ucraina. Una “guerra per procura” tra Russia e Stati Uniti o Nato, nell’ottica del Cremlino, prevederebbe che siano questi ultimi (Stati Uniti o Nato) ad attribuire all’Ucraina il compito di rappresentarne le proprie ragioni nella guerra contro la Russia. Da questo punto di vista, l’Ucraina non sarebbe altro che una pedina controllata da Stati Uniti o Nato. Una circostanza costantemente rigettata dalla enorme capacità di resistenza dimostrata dal popolo ucraino nel far fronte a quella che è un’aggressione illegittima da parte della Russia. La dichiarazione rilasciata da Macgregor: «la guerra per procura di Washington con la Russia è il risultato di un piano accuratamente costruito per coinvolgere la Russia in conflitto con il suo vicino ucraino» è quindi falsa.

Le dichiarazioni di Macgregor sono riportate anche attraverso un video pubblicato all’interno dell’articolo di Controinformazione.info in cui l’ex colonnello dell’esercito americano dialoga con Glenn Diesen, docente della University of South-Eastern Norway, opinionista di RT (precedentemente Russia Today), l’emittente russa che fa parte di una rete televisiva finanziata dal Cremlino, e promotore della propaganda russa come riporta Wikipedia.

All’interno dell’articolo pubblicato su Controinformazione.info si riporta inoltre che «la recente ammissione del primo ministro Merkel secondo cui lei e i suoi colleghi europei hanno cercato di sfruttare gli accordi di Minsk per guadagnare tempo e per consentire il rafforzamento militare in Ucraina, conferma la inaffidabilità dei negoziatori occidentali che avrebebro dovuto essere i garanti degli accordi e la loro malafede». Il “primo ministro Merkel” a cui si fa riferimento è Angela Merkel, Cancelliera della Germania dal 2005 al 2021, attualmente non in carica come primo ministro. L’attuale Cancelliere federale della Germania è Olaf Scholz.

Secondo Controinformazione.info, Angela Merkel, nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale tedesco Die Zeit ha dichiarato che «l’accordo di Minsk del 2014 è stato un tentativo di guadagnare tempo per l’Ucraina. L’Ucraina ha usato questo tempo per diventare più forte, come puoi vedere oggi”.

Gli accordi di Minsk sarebbero stati quindi soltanto un mezzo per guadagnare tempo, ingannando Putin. Questa la tesi sostenuta da Controinformazione.info e dai mezzi di informazione russi tra cui l’agenzia di stampa russa Tass citata come fonte delle affermazioni: un’interpretazione fuorviante delle dichiarazioni rilasciate da Merkel che non corrisponde alla verità. L’obiettivo degli accordi di Minsk del 2014 era quello di porre fine alla guerra dell’Ucraina Orientale con una serie di intese per le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk in mano ai separatisti russi per poi arrivare definitivamente alla pace tra Russia e Ucraina, come spiega Die Zeit in una nota della redazione a corredo dell’intervista. Nel frattempo però molte questioni sono rimaste irrisolte.

Merkel e i suoi colleghi di Washington” non preparavano una guerra e non hanno mentito a Putin “mentre inondavano il paese di armi che sarebbero state usate per uccidere i militari russi” come riferisce Controinformazione.info. Nell’intervista rilasciata da Merkel a Die Zeit non sono presenti dichiarazioni riguardanti un ruolo degli Stati Uniti e della Nato nel militarizzare l’Ucraina per portare avanti una guerra contro la Russia, stabilita da Washington.

Controinformazione.info strumentalizza le dichiarazioni rilasciate da Angela Merkel per portare avanti, ancora una volta, la narrativa dell’Ucraina manovrata da Stati Uniti e Nato. Secondo il portale, l’Ucraina si difende perché ha le armi e quindi i mezzi per difendersi e non per tutelare la propria integrità territoriale e la propria indipendenza.

Nell’articolo di Controinformazione.info si fa riferimento anche all’ex primo ministro britannico Boris Johnson: avrebbe sabotato un accordo che Zelensky aveva negoziato a marzo con Mosca. Il motivo? Perché Washington voleva la guerra, secondo il portale. Un’affermazione che non trova riscontro in nessuna dichiarazione rilasciata da Johnson.

L’articolo si conclude con la dichiarazione dell’ex presidente ed ex premier russo Dmitrij Medvedev in cui l’attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa dichiara che «il comportamento di Washington e di altri quest’anno è l’ultimo monito per tutte le nazioni: non ci possono essere affari con il mondo anglosassone [perché] è un ladro, un imbroglione, un baro che potrebbe fare qualsiasi cosa…. D’ora in poi faremo a meno di loro fino a quando non salirà al potere una nuova generazione di politici sensibili… Non c’è nessuno in Occidente con cui potremmo trattare di qualcosa per qualsiasi motivo». La fonte della dichiarazione è RT (precedentemente Russia Today): come già specificato, l’emittente russa fa parte di una rete televisiva finanziata dal Cremlino.

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