Ha esordito in inglese con una battuta: «If you’re still awake at the end and feel like clapping… », strappando un sorriso agli oltre cinquemila giornalisti presenti nell’Aula Paolo VI, accanto alla Loggia della Basilica di San Pietro dopo solo pochi giorni fa il Pontefice si è presentato al mondo.
Leone XIV, alla sua prima vera uscita pubblica con i media, non si è limitato all’ironia. Davanti a una platea di giornalisti provenienti da ogni parte del mondo, ha lanciato un forte appello: «Disarmiamo le parole, e contribuiremo a disarmare la Terra. Così potremo condividere uno sguardo diverso sul mondo». In cinque giorni, è già il terzo messaggio ai leader del mondo per trovare la pace, a partire dall’Ucraina, dove il Papa potrebbe recarsi per una visita apostolica, come ha detto il presidente Volodymyr Zelensky.
L’esortazione ai media è insieme invito e sfida: scegliere la strada di una comunicazione libera da odio e pregiudizi, capace di «ascoltare i deboli che non hanno voce» e di costruire ponti anziché scavare trincee. Il Pontefice, con una voce profondità e gesti di leggerezza, tra autografi e foto scherzose con una cronista che gli regala la sciarpa, ha tracciato le coordinate di un giornalismo più umano e «alla ricerca della verità».
Uno dei passaggi più toccanti è stato quello dedicato ai giornalisti incarcerati proprio per aver raccontato la verità. «La Chiesa riconosce in questi testimoni — penso a coloro che raccontano la guerra anche a costo della vita — il coraggio di chi difende la dignità, la giustizia e il diritto dei popoli a essere informati», ha detto Leone XIV. «Chiedo la loro liberazione».
In un mondo che spesso punisce chi cerca di illuminare le zone d’ombra, il Papa ha ribadito la solidarietà della Chiesa nella lotta contro la mediocrità: «Solo i popoli informati possono fare scelte libere. La sofferenza di questi giornalisti interpella la coscienza delle nazioni e della comunità internazionale».
Il filo conduttore è chiaro: comunicare è un atto morale. «Scegliete con consapevolezza e coraggio una strada di pace», ha concluso tra gli applausi degli stessi giornalisti che avevano atteso per giorni la fumata bianca e le sue parole.
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