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Esclusiva

Marzo 5 2020
Il virus contagia il Mondo. Le reazioni dei governi

L’allerta si diffonde in USA, Francia, Spagna e Regno Unito. Attesa per le mosse della Germania

L’emergenza Coronavirus ha assunto una dimensione globale toccando, dopo l’Asia, i più importanti Paesi. Dagli Stati Uniti alla Francia, passando per Regno Unito, Germania e Spagna, il numero dei casi nazionali cresce giorno dopo giorno nella preoccupazione costante dei governi, al lavoro per contenerne la diffusione garantendo la sicurezza dei cittadini. 

STATI UNITI California, Florida e lo stato di Washington dichiarano l’emergenza. La Camera ha nel frattempo approvato uno stanziamento di 8 miliardi di dollari per fronteggiare l’avanzata del virus, provvedimento che passerà la prossima settimana al vaglio del Senato. Come annunciato dal vicepresidente Mike Pence, coordinatore della risposta statunitense all’epidemia, non sono previste ulteriori restrizioni sui viaggi negli USA. Il Paese ha elevato al massimo livello di allerta i viaggi in Lombardia e Veneto. Diverse compagnie aeree stanno sospendendo i voli da e per l’Italia.

FRANCIA Per sapere se Oltralpe seguiranno i provvedimenti del governo italiano bisognerà attendere e vedere cosa succederà nel momento della proclamazione della fase 3 dell’epidemia. Finora l’esecutivo ha adottato una strategia di divisione in stadi, come già successo in passato. L’emergenza COVID-19 è classificata in fase 2 (virus concentrato in alcuni focolai, in particolare al Nord del Paese). Quando scatterà la terza fase, quella del virus esteso all’intera nazione, potrebbero essere adottate misure più drastiche come la chiusura di scuole e luoghi culturali.

GERMANIA L’emergenza spinge il gruppo Lufthansa, colosso nel settore dei voli, alla riduzione delle frequenze dei voli su diverse città italiane. Gli aeroporti coinvolti sono quelli di Milano, Venezia, Roma, Torino, Bologna, Ancona e Pisa. Per ora il Paese resta alla finestra, senza mettere in campo provvedimenti sociali di particolare spessore. Come riferito dal ministero della Salute tedesco, i casi sono però in aumento e importanti decisioni potrebbero arrivare nelle prossime ore. Il Land più colpito resta il Nordreno-Vestfalia, con oltre 170 casi. Seguono il Baden-Wuerttemberg (oltre 60) e la Baviera (più di 50).

REGNO UNITO Al vaglio misure per contrastare la possibile epidemia, a partire dalla sospensione di molte indagini per omicidio per concentrare altrove l’intervento delle forze di polizia. Il National Health Service (NHC) ha inoltre disposto verifiche su migliaia di pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva nel timore che il Coronavirus possa aver colpito un numero maggiore di soggetti con problemi respiratori rispetto ai casi noti. L’esecutivo sta inoltre pensando alla possibilità di un fermo delle persone alle frontiere per l’espletamento dei test medico-sanitari, avvertendo che saranno ridotte al minimo tutte le occasioni di ritrovo sociale, con sospensione di diverse manifestazioni pubbliche. In caso di peggioramento, l’ipotesi è anche quella del richiamo in servizio attivo del personale in pensione, con eventuale disposizione della chiusura o della riduzione dell’orario lavorativo nelle fabbriche.

SPAGNA Le zone più colpite sono tre: l’area di Torrejón de Ardoz (Madrid), Vitoria e Málaga-Marbella. Le autorità hanno confermato che il virus sta circolando senza controllo da diverse settimane, per cui si studia la possibilità di aumentare il livello di rischio e vietare attività ed eventi con alta concentrazione di persone. Allo studio anche l’opzione di chiudere le scuole e ridurre al massimo i trasferimenti. Il ministero della Sanità conferma, per ora, “sintomi leggeri” per la maggior parte dei contagiati. In un incontro del Partito Socialista a Euskadi, il premier Sánchez ha confermato la cooperazione tra il governo e i governi autonomi e ha chiesto alla popolazione di restare attenta alle informazioni e ai consigli medici.

OLANDA Il ministero degli Esteri ha innalzato ad arancione il codice che si applica alle regioni del Nord Italia come conseguenza dell’epidemia di Coronavirus. Sconsigliati i viaggi all’estero.

MEDIO ORIENTE L’Iran, Paese più colpito dell’area, ha deciso di chiudere tutte le scuole e le università per un mese. In Palestina, le autorità hanno disposto la chiusura di moschee e chiese per 14 giorni. È stato inoltre chiesto di cancellare tutte le prenotazioni negli hotel della città, rafforzando lo stato d’emergenza a Betlemme, Gerico e nelle città e villaggi vicini. Il ministero del Turismo palestinese ha esteso a tutta la Cisgiordania il divieto di ingresso per le comitive di turisti stranieri per due settimane. 

INDIA Lescuole primarie della capitale New Delhi resteranno chiuse fino al 31 marzo. 

AUSTRALIA Il primo ministro Scott Morrison ha annunciato misure di screening avanzate. Al momento dell’arrivo nel Paese verranno dunque poste più domande al momento del check-in e sarà misurata la temperatura. Esteso per un’altra settimana il divieto d’ingresso dei cittadini stranieri in arrivo da Cina, Corea del Sud e Iran. Il comitato di protezione della salute spinge per un rafforzamento delle misure in vigore fino al 14 marzo.