Esclusiva

Gennaio 17 2024.
 
Ultimo aggiornamento: Febbraio 9 2024
L’Iran colpisce il Pakistan: “Violata la nostra sovranità”

L’Iran ha colpito Pakistan, Iraq e Siria con offensive ravvicinate. Crescono le pressioni interne dopo l’attacco terroristico di Kerman

In meno di un giorno, l’Iran ha compiuto attacchi missilistici in Iraq, Siria e Pakistan. Non sono ancora chiari i legami tra queste operazioni militari, né se si tratta di ritorsioni per l’attacco terroristico avvenuto il 3 gennaio nella città iraniana di Kerman.

«Il Pakistan condanna fermamente la violazione non provocata del suo spazio aereo da parte dell’Iran, che ha causato la morte di due bambini innocenti e il ferimento di tre ragazze», è stata questa la reazione del Ministero degli Esteri pakistano. Definito l’attacco inaccettabile, ha avvertito: «Questa violazione della sovranità può avere gravi conseguenze».

La tv di stato di Teheran ha attribuito il lancio di missili al gruppo paramilitare dei Guardiani della rivoluzione, braccio armato del regime. L’obiettivo dell’attacco era quello di colpire due basi del gruppo sunnita Jaish al Adl, responsabile in passato di attentati e rapimenti.

Jaish al-Adl, o “Esercito della Giustizia”, è stato fondato nel 2012 e opera soprattutto al confine tra i due Stati. Il gruppo combatte per l’indipendenza del Belucistan, una regione abitata da una popolazione a maggioranza sunnita e governata dal regime religioso sciita di Teheran. Gli ultimi scontri nella regione risalgono all’aprile 2023, quando un attacco proveniente dall’altro lato del confine ha ucciso quattro soldati pakistani.

Restano incerte le ragioni che hanno spinto l’Iran ad attaccare una potenza nucleare come il Pakistan proprio ora, a poche ore da altri due attacchi missilistici. È stata infatti colpita la regione semiautonoma del Kurdistan iracheno. Secondo il governo locale, sono morti quattro civili, tra cui l’imprenditore Peshraw Dizayee, molto vicino al governo curdo.

Gli undici missili erano diretti contro un presunto centro operativo del Mossad, l’agenzia di spionaggio israeliana che opera all’estero. Il governo di Baghdad ha condannato l’attacco e ha risposto richiamando il proprio ambasciatore a Teheran.

L’ondata di operazioni militari del regime iraniano ha coinvolto anche la Siria. Secondo quanto dichiarato dal gruppo iraniano dei Guardiani della rivoluzione, i quattro missili lanciati avevano come obiettivo delle basi dello Stato Islamico nella provincia di Idlib, nel nord del Paese.

Lo stesso Stato Islamico aveva rivendicato l’attacco terroristico di Kerman, in cui due attentatori suicidi si sono fatti esplodere vicino alla tomba del generale iraniano Qassem Suleimani. Le esplosioni sono avvenute durante le celebrazioni per il quarto anniversario della morte del generale e hanno causato 84 morti.

Nonostante non siano chiari i legami con l’attentato di Kerman, le tre ravvicinate offensive iraniane espongono le forti pressioni interne al regime e contribuiscono a minare la stabilità della regione.