«Ricordare è segno di umanità. È un atto di giustizia e di civiltà», diceva Papa Francesco, parole che oggi sembrano risuonare tra le piazze con le bandiere tricolore, mentre il Paese piange il suo pontefice.
È un’Italia raccolta alla quale viene richiesta compostezza quella che oggi celebra l’ottantesimo anniversario della Liberazione. Un 25 Aprile che, quest’anno, cade nei cinque giorni di lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco, il cui funerale si terrà il 26 Aprile.
In tutta Italia, l’impegno collettivo a mantenere viva la memoria della Resistenza si unisce al momento di cordoglio, condizione per cui il governo ha richiesto: «Sobrietà che la circostanza impone», come sottolineato nei giorni scorsi dal ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci.
Il senso profondo dell’anniversario però non è stato intaccato: il cuore della giornata batte a Roma, all’Altare della Patria, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto, come da tradizione, una corona di alloro sulla Tomba del Milite Ignoto. Al suo fianco, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro della Difesa Guido Crosetto e le più alte cariche dello Stato. Nell’unica piazza d’Italia dove le bandiere non sono a mezz’asta il presidente Mattarella saluta le persone che, in silenzio, hanno seguito il momento di festa e di memoria.
Il Capo dello Stato ha poi lasciato la Piazza per recarsi nel pomeriggio a Genova, città medaglia d’oro per la Resistenza, dove si svolge una seconda commemorazione ufficiale.
Per Meloni, la partecipazione odierna segna una modifica al programma precedentemente fissato: la premier avrebbe dovuto trovarsi tra venerdì e domenica tra Samarcanda e Astana, per il vertice Italia–Asia Centrale, ma gli impegni sono stati rimandati a causa del lutto nazionale e i funerali del Pontefice.
Nonostante le polemiche sollevate da alcuni sull’opportunità di festeggiare, molte città hanno confermato le iniziative pubbliche. A Roma, l’omaggio ai martiri delle Fosse Ardeatine, alla cui cerimonia sarà presente il vicepremier Antonio Tajani che, in seguito, presenzierà a Ferentino, comune della provincia di Frosinone per ricordare don Giuseppe Morosini figura di sacerdote-partigiano ucciso dai nazisti.
Sempre a Roma, a seguito della cerimonia delle Fosse Ardeatine si snoda il corteo da largo Bompiani a parco Schuster, seguito dalla Marcia della Liberazione fino a porta San Paolo, con l’omaggio ai partigiani e alle partigiane presso il Memoriale della Resistenza. Anche i comitati di quartiere hanno mantenuto i loro eventi, come al parco Modesto di Veglia al Quarticciolo.
Le celebrazioni si svolgono in tutta Italia anche a Milano, Napoli, Firenze, Bologna. Nel capoluogo lombardo, il tradizionale corteo da porta Venezia a piazza vedrà la presenza di personalità politiche tra cui Elly Schlein, Carlo Calenda, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli.