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Esclusiva

Aprile 14 2022.
 
Ultimo aggiornamento: Aprile 19 2022
L’arte per sognare riparte dalla Biennale

Il 23 aprile si inaugurerà la 59esima edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte

Dopo mesi di riunioni al computer, sarà bello arrivare ai giardini di Sant’Elena di Venezia via mare, con il vento di primavera a rendere l’aria frizzante, quando, il 23 aprile si inaugurerà la 59esima esposizione internazionale d’arte a cura di Cecilia Alemani e organizzata dalla Biennale di Venezia, presieduta da Roberto Cicutto. Villette, castelletti, cupole, colori, stucchi, mosaici, acciai e architetture della laguna che accolgono, con carattere espressivo, lo spirito del paese originario. Una città ideale abitata da opere d’arte, come una delle metropoli invisibili di Italo Calvino. Il 23 aprile ci sarà la cerimonia di premiazione con la consegna del Leone d’oro alla carriera della 59esima Esposizione Internazionale d’Arte, poi le porte si spalancheranno al pubblico di tutto il mondo, fino al 27 novembre 2022.

Il latte dei sogni

Il titolo, “Il latte dei sogni”, espone il programma della Biennale. Eleva il pensiero in un clima tragico di pandemia e guerra. L’arte nutre e lascia sperare. Arriva dunque una Biennale onirica, realizzata in un periodo di angoscia, che ha costretto questa edizione a posticiparsi di un anno, come durante la Prima e la Seconda guerra mondiale. La 59esima esposizione Internazionale d’Arte invita gli artisti a esplorare, lasciar spazio all’immaginazione, aprirsi alle metamorfosi.

Sono 213 le artiste e gli artisti provenienti da 58 nazioni, 26 gli italiani e le italiane, 180 debutti nella mostra Internazionale, 1433 le opere esposte e 80 le nuove produzioni. Esordiscono cinque nazioni, alla Biennale Arte: Camerun, Namibia, Nepal, Oman e Uganda, mentre Kazakhstan, Kyrgyzstan e Uzbekistan hanno, per la prima volta, un Padiglione tutto loro.

59esima esposizione Internazionale d'Arte

Il padiglione Italia dal titolo “Storia della notte e destino delle comete” è, per la prima volta, rappresentato da un solo artista, Gian Maria Tosatti, nato a Roma nel 1980. A sedici anni inizia la carriera da giornalista per poi formarsi nel campo delle arti visive. Nel 2015 la rivista internazionale ArtReview lo inserisce nella lista dei trenta artisti più interessanti della sua generazione. Il grande successo nel mondo dell’arte non ha mai oscurato la sua passione per la scrittura. Tuttora collabora con il Corriere della sera.

Il padiglione sarà solo suo e curato da Eugenio Viola che è anche l’attuale Capo Curatore del MAMBO, Museo de Arte Moderno de Bogotá, in Colombia. A Zeta Gian Maria Tosatti spiega cosa sia per lui la “Storia della notte e destino delle comete”.

Gian Maria Tosatti

“Una Biennale può definirsi riuscita, quando aiuta il pubblico a porsi le domande giuste orientandole sul presente. L’esposizione d’arte internazionale ha compiti precisi. Deve dare uno sguardo lucido e fedele su quello che produce l’artista in un preciso momento storico. Se l’arte del presente è ben rappresentata il pubblico tornerà a casa con delle prospettive e traiettorie molto più chiare.”

La stessa filosofia guida Tosatti da nuovo direttore artistico della Quadriennale di Roma: “Abbiamo fatto uno statement molto chiaro con Quadriennale. Noi ci dedichiamo al XXI secolo, non al XX secolo, non riguarda la nostra attività e non ce ne occupiamo perché dobbiamo massimizzare le energie, orientandole sul presente artistico.”

L'arte per sognare riparte dalla Biennale
The awakening of venice during summer time.

Se avete sete di Latte di Sogni, in questa stagione difficile, sapete insomma dove andare.